«Costa troppo aprire subito gli hotel: pesano bollette e assunzioni». Valentini dell’Assoalbergatori fissa la data del 2 giugno

Valeria Valentini vice presidente Assoalbergatori di San Benedetto
Valeria Valentini vice presidente Assoalbergatori di San Benedetto
di Laura Ripani
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Mercoledì 12 Aprile 2023, 04:45 - Ultimo aggiornamento: 13 Aprile, 07:22

SAN BENEDETTO - «Riapriremo a fine maggio per preparare al meglio il ponte del 2 Giugno che lancerà la stagione: farlo prima non consente di ammortizzare le spese». Valeria Valentini, dell’Hotel President di San Benedetto, parla a nome praticamente di tutta la categoria. È infatti vice presidente dell’Assoalbergatori, l’associazione che riunisce il centinaio di alberghi della città delle palme, quelli sopravvissuti alla grande trasformazione degli ultimi anni che ha decimato i posti letto trasformando molte strutture, anche storiche, in residence.

Le motivazioni

«Non vale la pena oramai da tempo riaprire troppo presto - spiega l’imprenditrice la famiglia della quale gestisce il prestigioso albergo da una quarantina d’anni - perché i costi sono troppo alti.

Noi ci avevamo provato qualche anno fa, prima del Covid, ma ci siamo dovuti subito ricredere. Quest’anno poi Pasqua è arrivata molto bassa e non era certamente il caso di tentare di nuovo. Con questo non voglio dire che chi viene a San Benedetto in questo periodo non trovi da dormire: per fortuna ci sono gli hotel che restano aperti anche d’inverno e quindi in questa stagione di mezzo si può trovare comodamente dove appoggiarsi. Dico solo che la maggior parte di noi non può destagionalizzare per via degli aumenti che sono esorbitanti». Entrando più nel dettaglio la situazione appare davvero complessa. «Iniziamo dalle bollette che sono aumentate. Alberghi da 30 camere in su, come la maggior parte di quelli della nostra città, sono una macchina importante che quando viene messa in moto consuma molto. Per questo serve continuità sul lungo periodo. Ad esempio non si può pensare di ospitare qualcuno per il weekend, magari anche fino al lunedì, e poi restare vuoti per il resto della settimana. E comunque fino a quando non finisce l’anno scolastico per una realtà come la nostra che è tra le principali mete turistiche per le famiglie, in pochi si spostano». San Benedetto, nella top ten delle località a misura di bambino da oltre 15 anni e per questo insignita della Bandiera Verde dei pediatri sin dall’esordio, vive infatti principalmente di questo tipo di turismo che è strettamente legato alla stagione balneare. Quest’anno, proprio l’Assoalbergatori nell’ottica di una strategia di cosiddetta “guerrilla marketing” ha infatti deciso di ospitare un gruppo di note mamme e papà blogger per potenziare ulteriormente questo segmento sul quale il presidente dell’Assoalbergatori, Nicola Mozzoni, punta moltissimo. Ma non è solo la mancanza dei bambini fino al termine delle scuole a scoraggiare fughe in avanti.

Il personale

«Le materie prime sono schizzate ed è anche quasi impossibile - aggiunge la vice presidente - trovare personale per pochi giorni la settimana. Già facciamo fatica per tutta la stagione anche se molti di noi hanno fidelizzato nel tempo i propri collaboratori. E anche questi sono costi che comunque sono sostenibili solo se il periodo è lungo e la struttura può lavorare a pieno regime». Si potrebbe forse se ci fossero più eventi capaci di riempire gli hotel come magari è accaduto a Rimini che nei giorni scorsi ha ospitato il campionato mondiale di fresbee. «Non voglio fare polemica - chiude l’imprenditrice - e non spetta alla nostra categoria occuparsi di questo. Dico solo che per tenere aperto un albergo ci vuole continuità sul lungo periodo. Quello estivo si preannuncia molto buono secondo le prenotazioni già arrivate. Non si tratta di semplici telefonate di informazioni ma di bonifici incassati». Intanto San Benedetto per Pasqua ha fatto segnare il tutto esaurito nei locali ma solo con pendolari e giovanissimi del territorio che si sono divertiti parecchio. Per i turisti, quelli veri, c’è, insomma, da attendere.
 

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