Tifoso in coma dopo la partita: la Corte Europea accoglie il ricorso di Fanesi

San Benedetto, tifoso in coma dopo la partita: la Corte Europea accoglie il ricorso di Fanesi
San Benedetto, tifoso in coma dopo la partita: la Corte Europea accoglie il ricorso di Fanesi
di Stefania Serino
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Venerdì 11 Dicembre 2020, 07:05

SAN BENEDETTO - Nella giornata universale per i diritti umani la Corte di Strasburgo ha ammesso il ricorso presentato da Gianluca Fanesi. «Finalmente una buona notizia anche se è solo un primo step, bisognerà attendere i tempi del procedimento che non entra nel merito dei fatti ma esprime un giudizio sull’operato della giustizia italiana».

È Massimiliano, fratello di Luca, a dare la notizia dell’avvenuta ammissione. Tanti gli attestati di vicinanza di amici e tifosi a sostegno del tifoso rossoblu rimasto gravemente ferito a Vicenza nel novembre 2017 dopo la partita Vicenza-Samb

Il ferimento 

La famiglia sostiene che Luca sia stato manganellato dagli agenti, i magistrati invece sostengono la caduta accidentale.

Il gip di Vicenza aveva accolto la richiesta di archiviazione dei pm poiché non sarebbero emersi elementi tali da consentire l’avvio un processo. 

Il ricorso 

La famiglia Fanesi, seguita dall’avvocato Fabio Anselmo del Foro di Ferrara, non si è arresa. L’istanza è stata presentata a maggio 2020. I tempi di risposta da parte della Corte si sono dilatati per via della crisi pandemica in atto che di fatto ha rallentato tutto il sistema giudiziario anche a livello europeo. 

Come funziona 

Tutte le osservazioni tra la Corte e le parti avverranno in via documentale. L’obiettivo è quello di accertare se la giustizia italiana abbia agito correttamente. 
L’indennizzo Se la Corte accerterà una violazione, può riconoscere una «equa compensazione» che consiste in un risarcimento economico e può esigere che lo Stato condannato proceda al rimborso delle spese anticipate da Fanesi ( onorari dell’avvocato e spese).

I nodi 

Secondo Fanesi in fase di indagine vi sarebbero stati testimoni chiave non ascoltati, accertamenti ulteriori non eseguiti. «Non sappiamo se i manganelli sequestrati siano mai stati fatti esaminare per verificare che vi fossero o meno tracce ematiche o del dna di Luca». Max Fanesi più volte ricorda che la visita medico legale del ctu fu eseguita mentre Luca era all’ospedale di Vicenza, senza che fosse sbendato.

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