Furti e movida molesta
operative le ronde virtuali

C'è attesa in Riviera per il comitato provinciale sulla sicurezza
C'è attesa in Riviera per il comitato provinciale sulla sicurezza
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Domenica 22 Febbraio 2015, 19:29 - Ultimo aggiornamento: 23 Febbraio, 05:53
SAN BENEDETTO - E’ una città turbata quella che attende, quasi col fiato sospeso, la riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, convocata per domani dal prefetto Graziella Patrizi. I vertici delle forze dell’ordine sono chiamati a confronto sulla causa di questo turbamento: l’emergenza-furti che da mesi, ormai, funesta l’intera Riviera. Negli ultimi tempi, chi non ha subìto in prima persona la visita di qualche malintenzionato ne ha comunque potuto avvertire tutto il senso d’oppressione dai racconti di un parente o di un amico meno fortunato. E non si sta salvando niente dalle razzie, che proseguono ad ondate.

Dal semplice furto delle bici allo scassinamento delle auto, sino all’intrusione domestica vera e propria: un incubo che sta tenendo sveglie tante famiglie, in particolare nelle aree periferiche. Colpo dopo colpo, si sgretola l’immagine da cartolina della “San Benedetto-Isola felice” e, tra la gente, cresce la percezione di vivere in una città sempre più esposta al crimine. Per questo, molti residenti aspettano il summit di domani. O, meglio, attendono i risultati che questo incontro dovrebbe produrre. “Stavolta non prendete sottogamba la questione” è il pressante invito che, in buona sostanza, gran parte della cittadinanza rivolge ai rappresentanti istituzionali che domani siederanno al tavolo prefettizio. San Benedetto non vuol essere sommersa e la mobilitazione popolare che si sta registrando in questi ultimi giorni ne è la prova tangibile.

Sono state attivate “ronde virtuali” sui social-network e c’è chi è pronto a far scattare le ronde vere e proprie, con gruppi di volontari in strada impegnati in pattugliamenti notturni, armati solo di cellulari per allertare gli uomini in divisa al primo segnale anomalo.
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