SAN BENEDETTO - Giocare d’anticipo è sicuramente un merito nel calcio ma in tempi di Covid può portare qualche conseguenza negativa. Ne sanno qualcosa le 16 persone che, nei giorni scorsi, sono state trovate a pranzare in uno chalet della Riviera che, secondo le disposizioni anti contagio doveva restare chiuso e, invece, ospitava allegramente un bel numero di amici.
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La rimpatriata dopo tanti mesi di lontananza però non deve essere passata inosservata. Qualcuno che magari avrebbe fatto volentieri parte della compagnia oppure qualche collega invidioso o, semplicemente, un passante particolarmente solerte si è accorto che dallo chalet provenivano un po’ troppe voci e un po’ troppo festose perché potessero essere di lavoratori che magari stavano dando smalto alla struttura in vista della riapertura. E così è intervenuta una pattuglia della polizia seguita, a supporto, dalla Guardia di finanza. In effetti le forze dell’ordine hanno trovato un po’ di gente che faceva bisboccia in violazione delle norme che, lo ricordiamo, sono ancora da zona arancione nelle Marche e consentono ai ristoranti soltanto l’asporto.
Il via libera, inoltre, gli chalet sulla spiaggia l’avranno soltanto a partire dal 15 maggio e quindi fino a quella data non sarà possibile far cominciare la stagione balneare.