Due anni fa era arrivata la sentenza di primo grado dal tribunale di Ancona che aveva condannato gli ex amministratori per il fallimento del Cat della Confesercenti a pagare circa 800mila euro, precisamente coloro che avevano assunto la carica prima 2010 e sempre per il fallimento del Cat avvenuto nel 2013.
A presentare l’istanza era stato il commercialista Tonino Napoletani, curatore fallimentare del Centro di assistenza Confesercenti (Cat) affinché il tribunale di Ancona facesse luce sulla vicenda dal punto di vista civile ed eventualmente si occupasse delle responsabilità personali.
Per gli ex presidenti la sentenza di ieri segna la fine di un incubo visto che il primo grado li aveva condannati a pagare cifre che spaziavano da 100mila euro fino a otre 500mila. Ma la vicenda del Cat Confesercenti non ha soltanto questo filone, civile. Al tribunale di Ascoli, infatti, pende anche una causa penale che ha fissato al prossimo 14 giugno una nuova udienza.
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