Scatta l'allarme al Pronto soccorso, l'Emergenza dovrà fare a meno di sei infermieri nel periodo di massimo lavoro

L'ospedale Madonna del Soccorso di San Benedetto
L'ospedale Madonna del Soccorso di San Benedetto
di Alessandra Clementi
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Mercoledì 27 Aprile 2022, 05:20

SAN BENEDETTO - Tensione alle stelle al Pronto soccorso dove sono previsti tagli a partire dal personale infermieristico. Sei infermieri in meno a San Benedetto e 2 in Ascoli. Ridimensionamento in vista della riapertura di Chirurgia e Ortopedia. Il tutto in previsione dell’estate dove il bacino di utenza raddoppia e ci sono i turni per le ferie. Ieri mattina si è tenuta una riunione fiume che è stata aggiornata a oggi tra la direzione e il personale infermieristico. 

 

È di ieri mattina l’ultima riunione della direzione sanitaria, alla presenza del direttore Massimo Esposito, del direttore sanitario Giancarlo Viviani, dei primari Giuseppina Petrelli per il Pronto soccorso e Tiziana Principi della Rianimazione oltre che capo del dipartimento di Emergenza. Assenti le rappresentanze sindacali. Summit dove sono state vagliate le varie soluzioni. Ma a oggi la prospettiva di tagliare ben sei infermieri presso l’emergenza del Madonna del Soccorso preoccupa non poco visto che i pazienti positivi al Covid ancora sono numerosi e arrivano tutti al Pronto soccorso. 

Il virus continua a circolare e lo sanno bene i Pronto soccorso. Ieri mattina si contavano 50 accessi di cui 12 di utenti positivi. Pazienti “fantasma” in quanto il reparto sambenedettese non ha posti letto per ricoverarli, ma ci sono e ogni giorno rappresentano una fetta importante degli accessi all’emergenza. In una situazione dove il Pronto soccorso è impossibilitato a ricoverare avendo la Medicina d’urgenza senza copertura dei turni notturni, nonostante l’impiego della cooperativa esterna. Di conseguenza i pazienti Covid vanno stabilizzati e poi inviati alle residenze sanitarie assistite di Campofilone e di Ripatransone. Situazione che va a mettere in ginocchio anche gli altri reparti. Quindi carenza di medici e ora si aggiungerebbe anche del corpo infermieristico. Questo a ridosso dell’estate quando si dovrà fare i conti con i turni e il piano ferie, oltre che con un’utenza che, come minimo, raddoppia in piena stagione. Anzi l’esigenza sarebbe quella di attivare un terzo ambulatorio, ma non certo quello di ridimensionare un reparto da sempre in affanno, oltre alla necessità di riattivare al più presto il turno notturno nella Murg. In queste settimane si sta sperimentando anche la nuova cooperativa, che sembra più professionale della precedente, ma sempre lontana dall’avere degli specialisti. 

Quali soluzioni potrebbe far uscire dal cilindro, questa mattina, il direttore Esposito? Nella riunione di ieri i medici hanno parlato chiaramente di quanto sarebbe penalizzante avere un personale ridotto, da qui un grido di allarme affinché questa riorganizzazione dell’Emergenza venga rivista e il Pronto soccorso non venga toccato.

Se si dovesse dare seguito a tali sforbiciate, si annuncia un’estate di fuoco per l’emergenza di tutto il territorio costiero.

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