SAN BENEDETTO - Dalle lettere di elogio pubbliche alle lettere di richiamo il passo è stato breve. Maria Teresa Nespeca, direttore del distretto di San Benedetto, da due anni in prima linea nella lotta al Covid, è stata segnalata alla commissione disciplinare dell’azienda sanitaria regionale. È accusata di non avere convocato i medici di base nell’ambito della organizzazione dei servizi proprio sul tema della pandemia e di avere preso una settimana di ferie senza la necessaria autorizzazione.
Le due lettere di richiamo sono il segnale di una tensione che cova da tempo in Area vasta, specie dopo le dimissioni del direttore generale Cesare Milani e l’arrivo di Massimo Esposito, espressione di una nuova maggioranza politica di centrodestra a Palazzo Raffaello.
Non è un mistero, infatti, il passato politico nel Partito democratico della Nespeca e quindi l’attacco frontale viene letto a Sinistra come un vero e proprio avvertimento.
Una misura adottata specie dopo le burrascose dimissioni e lo sfogo di Cesare Milani che ha gettato la spugna dopo una serie incredibile di attacchi personali (da destra ma anche da sinistra dopo il cambio della giunta regionale) poichè secondo alcuni sarebbe stato fin troppo autonomo nelle scelte. Un errore o un pregio lo dovranno stabilire gli utenti.
Resta la gravità di un provvedimento che va a colpire un dirigente proprio quando l’emergenza pandemica non è ancora terminata. È chiaro che dopo questa decisione i rapporti fra la direzione generale e la Nespeca non potranno più essere gli stessi.
Nel frattempo il virus continua a infettare proprio sulla costa. San Benedetto ha il primato dei contagi con 808 persone a casa, seguita da Ascoli con 758, Grottammare con 286 e Monteprandone con poco più di duecento casi. Ma le ospedalizzazioni diminuiscono. Al momento c’è un solo un ricoverato in terapia intensiva e uno in semintensiva, 12 nel reparto di Malattie infettive del Mazzoni e 8 al Madonna del Soccorso.