"Ringiovaniva" le auto. Maquillage al contachilometri e il mezzo così veniva venduto ad un prezzo maggiore

La Guardia di finanza durante i controlli
La Guardia di finanza durante i controlli
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Lunedì 17 Maggio 2021, 13:15

SAN BENEDETTO - Molto meglio di un mago, un nuovo Houdini ma delle auto. Aveva fatto sparire migliaia di chilometri dalle consolle delle auto facendole tornare più "nuove", meno usate, quasi... vergini. Auto che poi venivano vendute all’ignara clientela. Nei guai sono però finiti sia l'autore del magheggio e chi invece le vendeva, una concessionaria “plurimarche” dell’entroterra sambenedettese.

Li hanno scoperti gli uomini delle Fiamme gialle della Compagnia di San Benedetto del Tronto coordinate con la polizia giudiziaria dalla Procura di Ascoli Piceno. Nei guai sono finiti una coppia che è stata denunciata per truffa, rappresentanti legali della concessionaria, una 33enne ed un 40enne, con precedenti di polizia tra i quali, per uno dei due amministratori, l'ipotesi è di truffa e frode in commercio sempre nella commercializzazione di auto con contachilometri manomessi.

Decine di automobilisti che avevano riposto la loro fiducia nel rivenditore della riviera si sono trovati così possessori di autovetture decantate per una loro maggiore affidabilità, dovuta, in particolare, proprio ad una limitata percorrenza, giustificata, dai venditori, dalle condizioni di anzianità del precedente proprietario.

I finanziari hanno quindi scoperto che diverse auto in vendita apparivano non allineati alle quotazioni di mercato del periodo, laddove correlati alle ordinarie potenzialità meccaniche degli stessi automezzi.

Centinaia i contratti stipulati dal rivenditore: uno dei clienti, dopo aver acquistato un'autovettura con circa 100mila Km dichiarati, ha dovuto affrontare l'amara realtà degli oltre 200mila Km accertati nell'ultimo controllo effettuato presso la Motorizzazione Civile. Così è scattata la denuncia alla Guardia di Finanza nella quale sono confluiti decine di casi. Dalle indagini è emerso un giro di 'ringiovanimentì di auto che, nel migliore dei casi, perdevano subito 50mila Km, e nei casi più gravi quote superiori o vicine ai 150mila Km.

Ma c'è di più, nell'aprile scorso, uno dei due rappresentanti legali della concessionaria e il fratello vennero arrestati dalla polizia per aver aggredito, malmenato e minacciato con un coltello il collaboratore di uno
studio commerciale di Porto d'Ascoli che aveva acquistato presso la stessa concessionaria un'auto risultata anch'essa "taroccata". Secondo gli investigatori, si sarebbe trattato di un atto intimidatorio per convincerlo a ritirare la querela.

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