San Benedetto, la demolizione della curva sud scatena le polemiche: «Sindaco sotto ricatto della maggioranza»

San Benedetto, «demoliscono la curva Sud, il sindaco è sotto ricatto politico della maggioranza»
San Benedetto, «demoliscono la curva Sud, il sindaco è sotto ricatto politico della maggioranza»
di Alessandra Clementi
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Giovedì 9 Marzo 2023, 03:30 - Ultimo aggiornamento: 15:29

SAN BENEDETTO - «Si cancella la curva sud per salvare il salvabile e non perdere altri pezzi in maggioranza?». È quanto si chiede l’intero centrodestra di fronte alla decisione dell’amministrazione comunale di rivedere il progetto del Ballarin prevedendo la demolizione della curva. Fa ancora tanto discutere le modifiche all’elaborato firmato dall’archistar Guido Canali e intanto è partito il conto alla rovescia che vedrà lunedì la consegna del preliminare. 

 

Non mancano polemiche di fronte alla cancellazione della curva sud, considerata depositaria della memoria dell’ex Fossa dei leoni. Alla base ci sarebbe un’instabilità strutturale e in molti si sono chiesti come mai accorgersene solo ora. «Avevamo lo studio di fattibilità redatto da una società esterna durante il mandato Piunti – spiega il vice sindaco Tonino Capriotti – verrebbe da chiedersi come sia stato affrontato tale studio, ma oggi sarebbe impossibile sostenere i gradoni previsti inizialmente». «Se l’obiettivo era quello di demolire la curva sud, è legittimo chiedersi se non sarebbe stato meglio destinare 100mila euro a una ditta di demolizioni invece che versarne 139 mila all’archistar Canali?». A porre tale interrogativo sono i coordinatori di Forza Italia, Fratelli d’Italia, Lega e San Benedetto Protagonista rispettivamente Annalisa Ruggieri, Gigi Cava, Laura Gorini ed Emanuela Carboni. Ma il centrodestra si sofferma soprattutto su un’ipotesi di ricatto politico che potrebbe esserci dietro alla scelta di abbattere la curva e accelerare sul progetto. «Soltanto due giorni fa – afferma la coalizione di destra - il consigliere Simone De Vecchis ha dichiarato che “se non dovessimo portare a casa il progetto del Ballarin, o perdessimo i fondi, sarei pronto a uscire dalla maggioranza”. Se il capogruppo di Rivoluzione civica trascinasse con sé la fedelissima consigliera del suo stesso gruppo Silvia Laghi (l’altra Luciana Barlocci ha lasciato solo pochi giorni fa), l’attuale maggioranza non avrebbe più i numeri». E non manca l’attacco all’esecutivo dicendo: «Sarebbe davvero una follia al quadrato se soltanto il vice sindaco Tonino Capriotti avesse condizionato le proprie scelte riguardo la demolizione della curva sud del Ballarin sulla base di quanto confessato dal capogruppo di Rivoluzione civica; al quadrato perché ci sarebbe un doppio abbaglio: uno riferibile alla sfera etica che impone a un amministratore di non fare calcoli opportunistici di tenuta della maggioranza, l’altro inerente l’affidabilità degli impegni assunti dal giovane consigliere De Vecchis junior che ha già ampiamente dimostrato, con i propri comportamenti, scarsa credibilità come nel caso del controllo pubblico di Picenambiente». 

Il centrodestra mette il dito nella piaga di una maggioranza che da mesi sta perdendo pezzi avendo già due consiglieri all’opposizione (Giorgio De Vecchis e Luciana Barlocci). «Va fatta luce- conclude il centrodestra - su una scelta che lascia più di un dubbio sulla presunta volontà opportunistica di ridurre i concreti rischi di sforare i termini utili alla predisposizione del progetto, da una parte, e di mettere in pericolo la tenuta della maggioranza dall’altra».

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