La cura dimagrante in arrivo al Pronto soccorso: il rischio di due infermieri in meno per ogni turno

La cura dimagrante in arrivo al Pronto soccorso: il rischio di due infermieri in meno per ogni turno
La cura dimagrante in arrivo al Pronto soccorso: il rischio di due infermieri in meno per ogni turno
di Alessandra Clementi
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Domenica 24 Aprile 2022, 08:00

SAN BENEDETTO  - Il Pronto soccorso rischia di perdere due infermieri per ogni turno. Situazione limite presso l’emergenza dove si stanno susseguendo incontri con la direzione e all’interno dello stesso reparto per organizzare il lavoro anche se il problema della carenza di personale è sempre più sentito e peggiorerà in vista dell’estate. 


Risale a venerdì l’ultimo incontro che ha visto partecipare infermieri e operatori socio sanitari del Pronto soccorso assieme al primario, in una riunione fiume.

Ed è stata l’ultima a livello temporale visto che nei giorni scorsi si erano riuniti il dipartimento di emergenza assieme alla direzione e successivamente i medici del Pronto soccorso con il primario. Alla base l’organizzazione del lavoro a fronte anche dell’arrivo dei medici della cooperativa romana che a oggi sono in appoggio dell’equipe dell’emergenza.

La proposta di razionalizzazione del personale vedrebbe togliere l’infermiere che oggi effettua il pre-triage presso il piazzale del Pronto soccorso, quindi è chiamato a smistare i pazienti, tra sospetti Covid e non, per impiegarlo presso i reparti di Ortopedia e Chirurgia. Un altro infermiere verrebbe prelevato dall’area Covid, dove attualmente stazionano dagli 8 ai 13 pazienti alla presenza di due infermieri e un operatore socio sanitario. Questo significherebbe togliere due infermieri a turno al Pronto soccorso. Situazione che preoccupa non poco soprattutto in previsione dell’estate dove gli accessi al 118 raddoppiano. I TURNI A tale situazione si somma il reperimento dei medici per le ferie. Dal 1 maggio si andrebbe a lavorare con un medico ospedaliero e uno della cooperativa esterna per ogni turno all’interno del Pronto soccorso al fine di permettere le ferie agli altri operatori. Intanto rimane la Medicina d’urgenza che ancora oggi non ha medici per coprire i turni notturni. A questo punto la direzione generale tornerà a riunirsi martedì per definire l’organizzazione. 


«Continua a peggiorare la situazione al Pronto soccorso- denuncia il segretario provinciale della Ugl salute di Ascoli Benito Rossi - Ancora cambiamenti riguardanti l’organizzazione ma nulla migliora. La direzione della Asur5 avrebbe deciso, senza consultare le parti sociali, di fare a meno nel nuovo assetto dell’infermiere addetto del pre-triage, una figura professionale che oggi attua un primo screening tra i pazienti positivi da Covid 19 da quelli negativi da inserire in sala. Premesso che i positivi non sono diminuiti l’azienda intenderebbe fare a meno di un secondo infermiere attualmente adibito alla gestione dei pazienti positivi. Esortiamo, con forza, la direzione Asur5 a rivedere la posizione organizzativa prospettata perché sbagliata da tutti i punti di vista. Il Pronto soccorso va potenziato e non ridotto, il numero di contagi sale e l’estate alle porte porterà un aumento gli accessi giornalieri. Ridurre il numero di infermieri al Pronto soccorso sarebbe un errore gravissimo, tenuto presente che il numero dei medici nell’ultimo periodo appare dimezzato e pertanto a breve non vorremmo che si possa pensare di utilizzare esternalizzazioni che non farebbero che diminuire ulteriormente il livello dell’assistenza nei confronti dei cittadini».

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