Spazzafumo, maggioranza ridotta al minimo: «C'è ancora un consigliere e io non mollo. Ho tanti progetti da portare avanti per San Benedetto»

Spazzafumo, maggioranza ridotta al minimo (un solo consigliere): «Ma c’è ancora e io non mollo: Ho tanti progetti da portare avanti per San Benedetto». Nella foto il sindaco Antonio Spazzafumo
Spazzafumo, maggioranza ridotta al minimo (un solo consigliere): «Ma c’è ancora e io non mollo: Ho tanti progetti da portare avanti per San Benedetto». Nella foto il sindaco Antonio Spazzafumo
di Alessandra Clementi
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Martedì 21 Marzo 2023, 03:50 - Ultimo aggiornamento: 22 Marzo, 14:55

SAN BENEDETTO - «Non mi dimetto, ho tanti progetti da portare avanti. Finché ho la maggioranza non ci penso proprio a mollare». 
È un sindaco deciso a proseguire per la sua strada Antonio Spazzafumo, nonostante gli scossoni che sta subendo la sua amministrazione, a cominciare dai tre consiglieri che hanno deciso di abbandonare la sua coalizione per approdare in minoranza. 
È preoccupato per aver perso 3 consiglieri e averne solo 13 su cui poter contare? 
«No, non sono affatto in ansia. Sono in pace con la mia coscienza. Da Simone De Vecchis non me lo aspettavo, fino alla sera prima non aveva dato segnali di volersene andare. La sua è una posizione diversa da quella di Giorgio De Vecchis e Luciana Barlocci, soprattutto sul primo sono prevalse questioni personali». 

 
Con un solo voto di scarto sulla minoranza non si sente sotto scacco dai suoi consiglieri? 
«No, mi fido dei miei consiglieri e non temo nulla». 
Una delle accuse mosse dai dissidenti nei suoi confronti è il mancato coinvolgimento. In maggioranza non si partecipa alle scelte amministrative? 
«Rigetto questa accusa. Ho puntato sempre a un lavoro di squadra come ho fatto sia nella mia azienda che nella squadra Torrione Calcio di cui sono stato presidente. Fin dall’insediamento ho detto che gli assessori dovevano collaborare con i consiglieri e si dovevano creare gruppi di lavoro». 
Una delle criticità sollevate dai dissidenti è il progetto del Ballarin modificato in corso d’opera e oggi ci ritroviamo con metà area riqualificata, perché?
«Ristrutturare la curva sud sarebbe costato 1,5milioni di euro e il rischio era quello di ritrovarsi con un’incompiuta. La struttura non avrebbe tenuto il peso di una gradonata, però manterremo il ricordo di quella sezione. Il problema di fondo è che lo studio Canali si è ritrovato con analisi strutturali che non corrispondevano alla realtà». 
Altro nodo della crisi è il mancato riconoscimento del controllo pubblico di Picenambiente 
«Ho creato un gruppo di lavoro e tra i membri c’era anche Simone De Vecchis, è mia ferma intenzione portare a realizzazione tale percorso. Il problema è che bisogna coinvolgere gli altri enti e non tutti i Comuni sembrano interessati quanto noi». 
Chiedono ora le sue dimissioni, si sente inadeguato a coprire il ruolo di sindaco? 
«Ho sbloccato situazioni ferme da decenni. Abbiamo dato una nuova sede alla Polizia municipale, sbloccato la piattaforma ecologica in via Val Tiberina dopo decenni, presto inizieranno i lavori per la piazza San Pio X, così le nuove scogliere. Per ridare un nuovo manto stradale a tutta la città occorrono 5milioni di euro ma è nostro impegno stilare un piano degli asfalti. Siamo riusciti a mettere mano al dragaggio. così i lavori che si andranno a realizzare al Mercato ittico, il restauro di villa Rambelli e del vecchio municipio». 
Da imprenditore cosa la fa soffrire di più? 
«I tempi della burocrazia. Un atto deliberato a novembre 2021 ancora deve essere realizzato, nonostante persone molto capaci presenti negli uffici».
Lei parla di funzionari capaci ma il Comune ha perso 18milioni di fondi Pnrr. 
«Non sono soldi persi ma non intercettati, è diverso.

La struttura comunale deve essere migliorata, a maggio ci sarà una nuova riorganizzazione, riguarderà soprattutto i direttori».

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