SAN BENEDETTO - La crisi è dietro l’angolo: il capogruppo della lista Rivoluzione civica Simone De Vecchis è uscito dalla maggioranza e dal prossimo consiglio siederà tra gli scranni dell’opposizione. La coalizione Spazzafumo dunque continua a perdere pezzi e già si parla di una possibile fine anticipata del mandato elettorale.
Il tam tam
A oggi è di 13 a 12 il rapporto tra maggioranza e minoranza.
Sulle motivazioni ancora stretto riserbo ma la goccia che ha fatto traboccare il vaso sarebbe collegata al progetto del Ballarin arrivato ieri da Parma e forse con un elaborato che riguarda solo metà campo non avrebbe soddisfatto del tutto l’esponente di Rivoluzione civica, che già aveva avuto contrasti con il sindaco legati al mancato riconoscimento del controllo pubblico su Picenambiente. Insomma tanto tuonò che piovve. Ora gli occhi sono puntati su Silvia Laghi l’altro consigliere del gruppo di Rivoluzione civica da tempo critica verso l’amministrazione da sempre molto vicina a De Vecchis tanto da far presumere un suo prossimo addio alla maggioranza. A oggi a lasciare la coalizione sono stati prima Giorgio De Vecchis, circa una settimana fa Luciana Barlocci mentre Umberto Pasquali e Martina De Renzis erano approdati al Gruppo misto pur rimanendo in maggioranza.
Le fibrillazioni
Movimenti che danno l’idea di una coalizione in eterna fibrillazione, soprattutto se si pensa che il mandato è iniziato “solo” un anno fa. Quanto si andrà avanti? Oggi tutto è appeso a un filo e molto dipenderà dal prossimo consiglio dove approderà il bilancio consuntivo. Intanto ieri mattina non sono mancate tensioni in municipio dal momento che il consigliere Giorgio De Vecchis da giorni chiedeva una copia del contratto che il Comune aveva siglato all’archistar Canali. Atto che stentava ad arrivare nelle mani di Giorgio De Vecchis, il quale ieri mattina si è recato dal segretario generale Stefano Zanieri che in un primo momento gli ha spiegato di non avere la documentazione richiesta, da qui la telefonata del consigliere del Gruppo misto prima ai carabinieri e poi ai vigili, fino a quando non ha ottenuto una copia del disciplinare.