Andrea muore di Covid a 47 anni. Il fratello: "In ospedale era diventato una mascotte"

Andrea Tarli
Andrea Tarli
di di Alessandra Clementi
2 Minuti di Lettura
Lunedì 12 Aprile 2021, 05:45 - Ultimo aggiornamento: 14:32

SAN BENEDETTO - «Mio fratello era diventato la mascotte della Terapia intensiva dell’ospedale Madonna del Soccorso». A ricordare Andrea Merli, scomparso a 47 anni a causa del Covid è il fratello maggiore Paolo, il quale ripercorre il difficile ricovero trattandosi di un paziente down ma allo stesso tempo di come il reparto gli sia stato sempre vicino.

Risale a un mese fa il ricovero di Andrea che, così come gli altri pazienti Covid, non ha potuto avere nessuno vicino, nonostante la sua disabilità. Una separazione drammatica per lui e per i familiari, ma allo stesso tempo il reparto di Terapia intensiva e in primis il primario Tiziana Principi sono stati sempre vicini ad Andrea, non facendogli mai mancare l’affetto e il sostegno. «I medici ci aggiornavano ogni giorno attraverso le telefonate - racconta ancora Paolo Merli – organizzando videochiamate con Andrea anche se poi è stato intubato.

Lo chiamavano “cucciolo” e già questo faceva capire come mio fratello fosse un paziente speciale per loro. Per questo nonostante il ricovero poi abbia avuto un epilogo tragico, conclusosi con la morte di mio fratello, che vogliamo ringraziare tutta la struttura ospedaliera e in particolare il reparto e la dottoressa Principi per come abbiano accompagnato Andrea in questa ultima fase della sua vita. Approfitto anche per sottolineare la necessità di annoverare, le persone down o con disabilità, paritetiche agli ottantenni per importanza vaccinale. Ipotesi purtroppo ufficializzata troppo tardi per salvare mio fratello è chissà quanti altri nella sua condizione». La scomparsa di Andrea ha gettato nello sconforto l’intera comunità di Porto d’Ascoli dove la famiglia è molto conosciuta. I funerali si terranno questa mattina alle ore 10 presso la chiesa della Santissima Annunziata.

© RIPRODUZIONE RISERVATA