San Benedetto, i commercianti: «I mercatini anti movida sono una follia»

San Benedetto, i commercianti: «I mercatini anti movida sono una follia»
San Benedetto, i commercianti: «I mercatini anti movida sono una follia»
di Alessandra Clementi
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Lunedì 1 Agosto 2022, 03:30 - Ultimo aggiornamento: 08:47

SAN BENEDETTO -  Mercatini per sconfiggere la movida molesta. Proposta arrivata nel corso della riunione del comitato di quartiere Marina Centro e che ora diventa bersaglio di critiche da parte di Pietro Canducci presidente dell’associazione Salviamo il commercio.

L’occupazione del centro 


A proporre l’occupazione del centro attraverso mercatini e iniziative è stato il vice sindaco Tonino Capriotti, al fine di allontanare i giovani da queste zone e quindi evitare problemi di schiamazzi e ordine pubblico. Proposta di fronte alla quale Canducci commenta: «Se dovesse essere vero questo progetto e non si trattasse di uno dei tanti annunci roboanti credo sia opportuno che l’amministrazione si ravveda immediatamente e venga cancellato. Perché? Innanzitutto di mercatini ce ne sono già pure troppi e i commercianti sono in grande sofferenza e non hanno bisogno di altre bancarelle che coprano le loro vetrine. Una città di mercatini è una città che non sa offrire delle alternative o deve accontentare particolari lobby o richieste». Tra l’altro lo stesso vice sindaco ha affermato che le ordinanza sindacali che fissano alle 3 di notte e alle 5 le chiusure di bar e di locali di intrattenimento, abbiano funzionato solo in parte e i problemi rimangano come denunciato dagli stessi residenti che avevano chiesto almeno il rispetto del limite dei 40 decibel per i rumori e la musica provenienti dai locali.


Le proposte 


Quali le proposte avanzate da Canducci in questa lotta decennale alla movida molesta? Restituire ai giovani gli spazi che meritano, a partire dal Centro Giovani. «Un Centro – spiega Canducci - che tra una fontanella e uno sfalcio d’erba, il Comune non si è degnato di riaprire ancora.

Inoltre la movida moleste si combatte punendo in modo esemplare chi non rispetta le regole, chi somministra alcolici a minorenni, chi non rispetta gli orari di chiusura, chi occupa abusivamente il suolo pubblico, chi permette lo spaccio: questi luoghi vanno chiusi e ritirate le licenze laddove continuino a delinquere». Al riguardo c’è il caso di un bar di viale De Gasperi che, nonostante l’ordinanza di chiusura da parte della Questura, rimane ancora aperto ogni notte creando non poco disturbo alla quiete pubblica. «Spero – termina il presidente dei commercianti – che il vice sindaco Capriotti durante quella riunione di quartiere il caldo gli abbia suggerito cose che non pensa, preso forse dall’entusiasmo, perché se veramente si sta decidendo di affrontare questo enorme e grave problema riempiendo la città ed il centro di bancarelle e distruggendo così il commercio sambenedettese, c’è da mettersi le mani tra i capelli e pregare». 


I vigili in campo


Intanto la polizia municipale ha messo in campo tre vigili qualificati in acustica ambientale e muniti di strumentazione professionale che fino alla metà di agosto, tendenzialmente per due turni di servizio a settimana, a tarda notte, monitoreranno le emissioni sonore dei locali, sia nella zona del centro che nella periferia e sul lungomare. L’attività è finalizzata ad una verifica preliminare e d’ufficio del rispetto delle prescrizioni locali e della normativa in materia di inquinamento acustico.

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