SAN BENEDETTO - Mercatini per sconfiggere la movida molesta. Proposta arrivata nel corso della riunione del comitato di quartiere Marina Centro e che ora diventa bersaglio di critiche da parte di Pietro Canducci presidente dell’associazione Salviamo il commercio.
L’occupazione del centro
A proporre l’occupazione del centro attraverso mercatini e iniziative è stato il vice sindaco Tonino Capriotti, al fine di allontanare i giovani da queste zone e quindi evitare problemi di schiamazzi e ordine pubblico. Proposta di fronte alla quale Canducci commenta: «Se dovesse essere vero questo progetto e non si trattasse di uno dei tanti annunci roboanti credo sia opportuno che l’amministrazione si ravveda immediatamente e venga cancellato. Perché? Innanzitutto di mercatini ce ne sono già pure troppi e i commercianti sono in grande sofferenza e non hanno bisogno di altre bancarelle che coprano le loro vetrine. Una città di mercatini è una città che non sa offrire delle alternative o deve accontentare particolari lobby o richieste». Tra l’altro lo stesso vice sindaco ha affermato che le ordinanza sindacali che fissano alle 3 di notte e alle 5 le chiusure di bar e di locali di intrattenimento, abbiano funzionato solo in parte e i problemi rimangano come denunciato dagli stessi residenti che avevano chiesto almeno il rispetto del limite dei 40 decibel per i rumori e la musica provenienti dai locali.
Le proposte
Quali le proposte avanzate da Canducci in questa lotta decennale alla movida molesta? Restituire ai giovani gli spazi che meritano, a partire dal Centro Giovani. «Un Centro – spiega Canducci - che tra una fontanella e uno sfalcio d’erba, il Comune non si è degnato di riaprire ancora.
I vigili in campo
Intanto la polizia municipale ha messo in campo tre vigili qualificati in acustica ambientale e muniti di strumentazione professionale che fino alla metà di agosto, tendenzialmente per due turni di servizio a settimana, a tarda notte, monitoreranno le emissioni sonore dei locali, sia nella zona del centro che nella periferia e sul lungomare. L’attività è finalizzata ad una verifica preliminare e d’ufficio del rispetto delle prescrizioni locali e della normativa in materia di inquinamento acustico.