SAN BENEDETTO - Una persona, al massimo due. Probabilmente stranieri. È l’identikit di chi ha messo a segno l’incredibile serie di furti in Riviera. Almeno otto colpi nel giro di una decina di giorni con l’apoteosi raggiunta nella notte tra sabato e domenica in seguito ai colpi a due chalet e ad un fioraio di San Benedetto, due zone distanti tra loro collegate dalla scia di sangue lasciata da uno dei malviventi che si è ferito frantumando la vetrata dello chalet Camiscioni.
Otto colpi tutti caratterizzati da alcuni denominatori comuni: la spregiudicatezza mostrata nelle effrazioni e i magri bottini che descrivono come il ladro (o i ladri) sia qualcuno che non ha probabilmente nulla da perdere ma che non riesce neppure a pianificare un colpo. Perché chiunque ci sia dietro quei colpi sembra scegliere alla cieca i propri bersagli. Scegliendo forse le attività da colpire in base al tipo accessi da forzare ma senza curarsi minimamente di quello che effettivamente potrà trovare all’interno dell’attività.
La conferma arriva proprio dal colpo messo a segno allo chalet Camiscioni. Sarebbe bastato poco per sapere che lo stabilimento balneare non aveva ancora aperto e che, di conseguenza, era praticamente impossibile trovare anche soltanto un euro nelle casse. E stupisce che malgrado tutta questa maldestra improvvisazione il ladro sia riuscito a commettere tutti quei furti facendola franca.
C’è invece la polizia al lavoro su altri due colpi fotocopia messi a segno, più o meno negli stessi giorni, ai danni di due pasticcerie. La prima ad essere visitata è stata la pasticceria Delizia che si trova all’angolo tra via Zuccoli e via D’Annunzio, nel quartiere di San Filippo Neri. Stessa dinamica: sono entrati (una persona è stata ripresa dalle telecamere esterne) ed hanno preso il fondo cassa per circa duecento euro facendo danni. L’altro colpo è stato invece messo a segno alla pasticceria “L’Angolo del Dolce” di via Golgicon un bottino di appena una ventina di euro ma con danni per oltre 1.500 euro. Su tutti questi episodi criminali indagano le forze dell’ordine.
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