San Benedetto, da clochard alle rapine
Si conoscono alla mensa della Caritas

La polizia dentro il supermercato Conad dopo il colpo
La polizia dentro il supermercato Conad dopo il colpo
2 Minuti di Lettura
Sabato 17 Marzo 2018, 06:15
SAN BENEDETTO - Si erano conosciuti alla Caritas, Rossano Romano e Shyqyri Hasanaj, due dei tre arrestati per la tentata rapina ad un portavalori. E lì, nel centro di via Madonna delle Pietà dove spesso finivano per poter consumare un pasto, non avrebbero più voluto tornare. Sono i dialoghi presenti nelle intercettazioni ambientali effettuati dalla polizia poco prima dell’arresto, per tentata rapina, della banda che gli investigatori sospettano essere responsabili di quattro rapine a negozi e supermercati avvenute, nel giro di alcune settimane, lungo il territorio. Vicende per le quali l’albanese, un uomo di 58 anni, si è dichiarato completamente estraneo ai fatti. Mentre Simone Pompei, la terza persona arrestata per tentata rapina, era al volante, i due fantasticavano su quei fantomatici 50 mila euro che, con una pistola giocattolo, avrebbero dovuto rubare ad un furgone portavalori, presumibilmente uno di quelli che, nelle ore serali, passano a recuperare il denaro degli incassi di negozi o supermercati. Il classico “colpo grosso” insomma che li avrebbe definitivamente tolti dalla necessità di dover raggiungere la Caritas per poter mangiare. Ma i tre, che sono ancora a Marino del Tronto, rischiano ora di trovarsi di fronte all’accusa anche di almeno quattro rapine avvenute nelle settimane precedenti all’arresto. Si tratta dei colpi al Si Con Te di Grottammare del 25 gennaio (duemila euro il bottino), dell’Eurospin di viale dello Sport del 19 febbraio (duemila euro), del Conad di via Togliatti del 21 febbraio (undicimila euro) e del negozio di gratta e vinci “La Fonte della Fortuna di Fermo, effettuata il 3 marzo in seguito alla quale hanno rubato due mila euro in contanti e circa ventimila euro di tagliandi. Per la cronaca nessuno era vincente.
© RIPRODUZIONE RISERVATA