Chalet, 20 centimetri della discordia per l'adeguamento delle passerelle per disabili

Chalet, 20 centimetri della discordia per l'adeguamento delle passerelle per disabili
di Alessandra Clementi
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Venerdì 31 Marzo 2023, 04:50 - Ultimo aggiornamento: 18:35

SAN BENEDETTO - Passerelle troppo strette ma i concessionari chiedono ancora un anno per mettersi in regola Ieri incontro tra balneari e Comune per mettere a norma gli chalet San Benedetto: 20 centimetri da aggiungere alle passerelle ma i concessionari chiedono un anno di proroga.


L’incontro


Ieri pomeriggio si è svolto l’incontro tra il Comune e i balneari per garantire l’accessibilità alle spiagge con accorgimenti quali scivoli, passerelle, bagni e piazzole ombreggiate che rendano l’arenile vivibile anche ai disabili, ma gli imprenditori balneari vista la situazione di grande incertezza hanno chiesto di temporeggiare per almeno un’altra stagione ma l’unica soluzione sembrerebbero le passerelle amovibili. Venti centimetri è infatti la misura in più che l’attuale piano spiaggia impone ai balneari per essere in regola con la passerella fissata a 1,20 metri mentre gran parte degli stabilimenti ce l’ha di un metro. La norma nazionale fissa a 90 centimetri la passerella percorribile dalle carrozzine per raggiungere il mare, mentre il piano spiaggia sambenedettese fissa a 1,20 metri la misura minima.

Norma che lo scorso anno ha portato all’emissione di decine di multe con sanzioni fino a 1.348 euro.

Così le piazzole ombreggiate per i disabili che sempre il regolamento sambenedettese fissa in un numero di 2 ogni chalet mentre il nazionale parla di aree ogni 10 metri. Una messa in regola che pesa in un periodo di grande incertezza per i concessionari vista la Bolkestein che incombe. «E’ la città che non è a norma di disabile – ha affermato il segretario regionale della Confesercenti Sandro Assenti – abbiamo norme esagerate rispetto a quelle nazionali. Abbiamo preso multe per questi 20 centimetri. Se non si hanno bagni o scivoli è giusto che si venga multati ma non per non avere una passerella di 1,20 centimetri e non di un metro».

Da parte dell’Itb il grido di Peppe Ricci: «Dateci una proroga di almeno un anno. Siamo agli sgoccioli, a ridosso delle aperture degli chalet. Il prossimo 20 aprile l’Europa i pronuncerà sul nostro futuro e potrebbe essere per noi l’ultima estate. Chiederci ora messe a norme con bagni e cabine, passerelle è difficile. Non abbiamo riscontrato solidarietà da parte dei cittadini, anzi forse abbiamo dato fastidio. Abbiamo fatto scivoli e bagni per disabili sulla base delle norme, siamo il fiore all’occhiello. Le nostre perplessità sono legate all’incertezza creata dalle direttive. Le nostre passerelle sono da 90 centimetri a un metro. Per quanto riguarda la piattaforma non la metterei fissa ma mobile per rispondere alle esigenze del cliente, da montare a richiesta». Corrado Capriotti ha sottolineato che è impensabile arrivare con la passerella a 5metri dal mare per il rischio delle mareggiate. 


L’intervento


Il presidente Consulta disabili Jonny Perozzi: «Chiediamo che la spiaggia diventi fruibile e accessibile, capisco che è un periodo sfavorevole per i concessionari ma le leggi vanno rispettate». L’assessore all’urbanistica Bruno Gabrielli promette: «Non accetteremo compromessi. Rimetteremo mano al Piano spiaggia e recepiremo gli aspetti dell’accessibilità». Nazzareno Torquati ha sottolineato l’importanza per un disabile di poter uscire e frequentare i locali o la spiaggia, quindi anche una semplice passerella amovibile da impiegare alla necessità. Lo stesso ex assessore ha sottolineato come anche gli hotel debbano mettersi a norma.
 

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