San Benedetto, gli chalet rivogliono gli ombrelloni tolti. Serviranno però più bagni e servizi. L'Itb protesta

San Benedetto, gli chalet rivogliono gli ombrelloni tolti. Serviranno però più bagni e servizi. L'Itb protesta
San Benedetto, gli chalet rivogliono gli ombrelloni tolti. Serviranno però più bagni e servizi. L'Itb protesta
di Alessandra Clementi
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Sabato 17 Dicembre 2022, 02:25 - Ultimo aggiornamento: 13:39

SAN BENEDETTO - Gli ombrelloni torneranno a occupare l’intero arenile per l’estate 2023, a patto di maggiori servizi. Il regalo che l’amministrazione comunale ha fatto trovare sotto l’albero di Natale ai concessionari di spiaggia. E di demanio, passerelle e recinzioni degli chalet si è parlato nell’incontro svoltosi ieri mattina in municipio. 
 

Un summit che ha visto il sindaco Antonio Spazzafumo e l’assessore all’Urbanistica Bruno Gabrielli, insieme al personale dei settori urbanistica e lavori pubblici, incontrare i rappresentanti degli operatori balneari e delle principali associazioni di categoria del comparto turistico per affrontare il tema dell’estensione delle concessioni insistenti sull’arenile. Dal 15 gennaio al 15 febbraio 2023 sarà infatti possibile per tutti gli operatori presentare una richiesta di estensione dello spazio già concesso in cui potranno essere piantati gli ombrelloni. Il Comune predisporrà un’apposita modulistica che conterrà un’autocertificazione circa il rispetto delle norme e dei regolamenti igienico-sanitari vigenti. In particolare, si dovrà rispettare la proporzione tra il numero di servizi igienici disponibili e quello dei posti-ombra, nel rapporto di due bagni ogni cento ombrelloni. Quindi fino a cento ombrelloni basteranno due bagni, ma già con 101 ombrelloni ne saranno necessari quattro di servizi igienici. È stato ribadito che la fascia di rispetto di 5 metri a partire dalla battigia dovrà essere garantita lungo tutto l’arco della giornata e in qualunque condizione di marea, e che l’adeguamento della concessione demaniale non contempla interventi strutturali né permette eventuali rimodulazioni delle volumetrie già presenti, ma solo l’area sulla quale è possibile disporre i punti ombra. «Ci eravamo impegnati a trovare una soluzione – ha detto il sindaco Spazzafumo – che permettesse di affrontare la stagione balneare 2023 con regole chiare e in grado di soddisfare le richieste dei concessionari nel rispetto prioritario delle norme e dei diritti degli utenti della spiaggia». 

«Non possiamo che ringraziare il sindaco Spazzafumo e l’assessore Gabrielli – ha affermato il presidente regionale della Confesercenti Sandro Assenti – per l’impegno profuso al fine di accelerare i tempi sulla vicenda delle concessioni e il perimetro da poter occupare con gli ombrelloni. Ci preoccupano però i tempi burocratici per poter ottenere il cambio di destinazione delle cabine in bagni e quindi il periodo necessario per realizzare i lavori». Sul tavolo anche la questione delle passerelle viste le multe elevate la scorsa estate ma il problema sarebbe nel fatto che a fronte di una normativa nazionale che fissa a 90 centimetri la larghezza delle passerelle sull’arenile, l’ultimo Piano spiaggia sambenedettese fissa la larghezza in 1metro e venti centimetri, misura alla quale quasi nessuno stabilimento si sarebbe adeguato. Quanto alle recinzioni la Regione stabilisce che un metro e mezzo dello chalet può essere recintato ma altrettanto spazio deve rimanere libero anche se rimangono timori per la sicurezza. 

Non sono mancati momenti di tensione dati soprattutto alla delusione da parte del presidente Itb Peppe Ricci che ha tuonato: «Sono deluso, abbiamo assistito a un finale tragico, ci aspettavamo maggiore vicinanza dall’amministrazione, invece ci ritroviamo solo degli ostacoli.

Sul fatto degli ombrelloni è assurdo chiedere 4 bagni per 101 stalli, così per le recinzioni. Mi chiedo se chi ci impone di lasciare liberi i nostri chalet sanno cosa ritroviamo dopo le notti brave tra bottiglie, spinelli oltre al fatto che le coperture impediscono all’arenile di invadere i marciapiedi. Ci sono le spiagge libere per i varchi sul litorale».

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