S.Benedetto: pasti, vestiti e bollette
La Caritas aiuta un eserciro di poveri

Gli anziani sempre più in difficoltà
Gli anziani sempre più in difficoltà
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Lunedì 18 Aprile 2016, 08:08
SAN BENEDETTO - Quasi 20 mila pasti serviti dalla mensa, oltre 10 mila interventi per la distribuzione di viveri e vestiti, più di mille persone hanno potuto usufruire del servizio-doccia, mentre si sono registrate 116 richieste d’aiuto per la ricerca di lavoro.  Ecco alcuni numeri che emergono dalla relazione della Caritas diocesana sull’attività svolta lo scorso anno. Numeri che danno bene il segno di quanto l’organismo diretto da Don Gianni Croci sia impegnato a favore dei più bisognosi. Oltre alle cifre appena elencate ci sono anche le innumerevoli azioni che la Caritas mette in campo per pagare, materialmente, le bollette domestiche (gas, luce, acqua) a persone o famiglie in fortissima difficoltà economica. 
“In questo senso le richieste sono talmente tante - fanno sapere dalla struttura situata in via Madonna della Pietà - che non sempre riusciamo a soddisfarle tutte”. La tipologia degli utenti è varia e non si tratta solo di stranieri. In questi anni sono aumentate soprattutto le famiglie africane che hanno bisogno di viveri, ma anche gli italiani.
“Senza le varie reti assistenziali della Caritas, la crisi economico-sociale che stiamo attraversando sarebbe ancora più drammatica per molti italiani ed extracomunitari” ha detto il vescovo Carlo Bresciani presentando il bilancio 2015 della struttura caritatevole. Una struttura che, a detta del vescovo, contribuisce anche a sgravare la pubblica assistenza. 
“Sono convinto che senza la Caritas le istituzioni civili sarebbero in grossa difficoltà - prosegue Bresciani -. Mi chiedo infatti dove andrebbero tutti quelli che si rivolgono a noi per il pranzo quotidiano e che, spesso, con un pentolino raccolgono pure gli avanzi per poter avere qualcosa da mangiare anche la sera”. In media, la mensa della locale Caritas accoglie 50-60 persone al giorno, con punte di oltre 70. Gente di varie nazionalità e dalle mille storie, che trovano conforto e sostegno grazie ai volontari che costituiscono la vera spina dorsale della Caritas. 
Tornando a snocciolare numeri, ci sono quelli prodotti dall’OsPo (Osservazione delle risorse e delle Povertà) che si occupa di raccogliere ed elaborare i dati relativi alle persone che si rivolgono alla Caritas diocesana e alle Caritas parrocchiali con l’obiettivo di leggere la realtà della povertà vissuta quotidianamente.  “Le persone censite finora nel nostro database sono 9.600 di cui 9.499 gestite dalla Caritas diocesana e le altre dalle Caritas parrocchiali".  si legge nella relazione 2015 . 
I dati in possesso dell’Ospo per l’anno 2015 registrano il passaggio al centro di ascolto della Caritas diocesana di 576 persone di cui 122 sono i nuovi censiti. E’ attivo anche un servizio di docce e barberia che offre la possibilità a quanti vivono in strada o alle persone di passaggio di poter usufruire delle docce ed offre vestiario pulito.  E’ gestito dall’Unitalsi diocesana attraverso un gruppo di 5 volontari. Dal mese di dicembre è in funzione il servizio di barberia grazie alla disponibilità di alcuni parrucchieri della città coordinati da Marco Speca. Nel 2015 sono state registrate 1.026 docce. Mentre il servizio del barbiere iniziato nel mese di dicembre ha accolto 59 persone.
 
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