SAN BENEDETTO - Mettere all’angolo il consigliere Luciana Barlocci dopo il voto contrario espresso alla variazione di bilancio dello scorso consiglio comunale. E’ il diktat emerso dai vari incontri, più o meno carbonari, svoltisi nell’ultima settimana all’interno della coalizione Spazzafumo.
Il metodo
In diversi summit, che hanno visto protagonisti consiglieri e capigruppo, sarebbe emersa la volontà di mettere in minoranza l’esponente di Rivoluzione civica.
«L’assenza di partiti nella coalizione – spiega il consigliere del Gruppo misto Umberto Pasquali – porta a situazioni come questa dove ogni consigliere si sente più libero di assumere posizioni diverse da quelle adottate dalla coalizione di appartenenza». La vicenda ricorda a larghe linee quanto avvenne durante l’amministrazione Gaspari con la capogruppo Pd Loredana Emili che votò più volte contro delibere della sua maggioranza tanto da essere messa alle porte tanto che poi intervenne il partito. Tra l’altro ci sarebbe un problema anche logistico visto che le riunioni di maggioranza si svolgono all’Auditorium e, anche se non invitata, Barlocci potrebbe comunque presentarsi e a quel punto sarebbe difficile mandarla via. Da parte sua Barlocci non ha alcuna intenzione di lasciare la maggioranza, anzi si sente corpo attivo, pur non condividendo molte scelte come quella di finanziare il concerto dei carabinieri al Palariviera e soprattutto assegnare un incarico di marketing territoriale. Tanto che il suo voto contrario era stato preceduto da un’aspra critica verso la metodologia che porterebbe i consiglieri a votare per pacchetti di delibere già definite dai tecnici senza alcuna discussione. Lo stesso capogruppo di Rivoluzione Simone De Vecchis ribadisce come Barlocci appartenga alla maggioranza e che il voto contrario era cosa nota.
L’iter
A dicembre, poi, è attesa la delibera sulla ricognizione delle partecipate dove è stato chiesto a gran voce l’inserimento della Picenambiente tra le società a controllo pubblico. Richiesta addirittura protocollata da sei consiglieri ma gli altri Comuni associati nella municipalizzata non sembrano molto interessati a tale operazione. A tale passaggio si accompagna quello nodale per il bilancio previsionale e molti si aspettano delle modifiche a un piano che a oggi assomiglierebbe troppo a quello redatto due anni fa da Piunti, chiedendo per cominciare il finanziamento dello studio di fattibilità per il parcheggio sull’Albula.