Barlocci è sempre più scomoda, si tenta di escluderla dai summit dopo il voto contrario sul bilancio

Barlocci è sempre più scomoda, si tenta di escluderla dai summit dopo il voto contrario sul bilancio
Barlocci è sempre più scomoda, si tenta di escluderla dai summit dopo il voto contrario sul bilancio
di Alessandra Clementi
3 Minuti di Lettura
Lunedì 28 Novembre 2022, 07:45

SAN BENEDETTO - Mettere all’angolo il consigliere Luciana Barlocci dopo il voto contrario espresso alla variazione di bilancio dello scorso consiglio comunale. E’ il diktat emerso dai vari incontri, più o meno carbonari, svoltisi nell’ultima settimana all’interno della coalizione Spazzafumo. 

 
Il metodo


In diversi summit, che hanno visto protagonisti consiglieri e capigruppo, sarebbe emersa la volontà di mettere in minoranza l’esponente di Rivoluzione civica.

Ma in che modo? Barlocci non è un assessore da poter defenestrare ma un consigliere eletto quindi nessuno potrà rimuoverla. L’unica soluzione sarebbe estrometterla dalla vita politica dell’amministrazione a partire dalla mancata convocazione alle riunioni di maggioranza. Così come alle iniziative e agli eventi che vedono coinvolti i consiglieri comunali. Si tratterebbe dell’unico modo in cui la coalizione potrebbe rispondere alle critiche e alla bocciatura che Barlocci ha rivolto alla sua amministrazione. Situazione che vedrebbe però la maggioranza con le mani legate vista l’assenza di partiti, in passato infatti un comportamento come quello dell’esponente di Rivoluzione sarebbe stato affrontato nel partito, trattandosi di liste civiche i procedimenti sono diversi.

«L’assenza di partiti nella coalizione – spiega il consigliere del Gruppo misto Umberto Pasquali – porta a situazioni come questa dove ogni consigliere si sente più libero di assumere posizioni diverse da quelle adottate dalla coalizione di appartenenza». La vicenda ricorda a larghe linee quanto avvenne durante l’amministrazione Gaspari con la capogruppo Pd Loredana Emili che votò più volte contro delibere della sua maggioranza tanto da essere messa alle porte tanto che poi intervenne il partito. Tra l’altro ci sarebbe un problema anche logistico visto che le riunioni di maggioranza si svolgono all’Auditorium e, anche se non invitata, Barlocci potrebbe comunque presentarsi e a quel punto sarebbe difficile mandarla via. Da parte sua Barlocci non ha alcuna intenzione di lasciare la maggioranza, anzi si sente corpo attivo, pur non condividendo molte scelte come quella di finanziare il concerto dei carabinieri al Palariviera e soprattutto assegnare un incarico di marketing territoriale. Tanto che il suo voto contrario era stato preceduto da un’aspra critica verso la metodologia che porterebbe i consiglieri a votare per pacchetti di delibere già definite dai tecnici senza alcuna discussione. Lo stesso capogruppo di Rivoluzione Simone De Vecchis ribadisce come Barlocci appartenga alla maggioranza e che il voto contrario era cosa nota.


L’iter
 

A dicembre, poi, è attesa la delibera sulla ricognizione delle partecipate dove è stato chiesto a gran voce l’inserimento della Picenambiente tra le società a controllo pubblico. Richiesta addirittura protocollata da sei consiglieri ma gli altri Comuni associati nella municipalizzata non sembrano molto interessati a tale operazione. A tale passaggio si accompagna quello nodale per il bilancio previsionale e molti si aspettano delle modifiche a un piano che a oggi assomiglierebbe troppo a quello redatto due anni fa da Piunti, chiedendo per cominciare il finanziamento dello studio di fattibilità per il parcheggio sull’Albula.

© RIPRODUZIONE RISERVATA