Pasolini e lo stadio Ballarin
nella magia del filmato di Fiscaletti

Un momento dell'incontro alla Palazzina Azzurra
Un momento dell'incontro alla Palazzina Azzurra
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Domenica 1 Febbraio 2015, 20:07 - Ultimo aggiornamento: 3 Febbraio, 16:46
SAN BENEDETO - Rispunta l’erba sul campo del Ballarin e Pasolini è di nuovo lì in mezzo, a correre con il pallone tra i piedi. Magia delle immagini d’epoca, capaci di rimettere indietro le lancette spaziotemporali. Magia ripetutasi ieri in Palazzina, durante il pomeriggio tra storia e cultura (nell’ambito della mostra Connessioni Urbane) che si è sviluppato partendo da una data precisa: 14 settembre 1975. Era una domenica e nella Fossa dei Leoni andava in scena un incontro tra le vecchie glorie della Samb e la nazionale italiana artisti: l’ultima partita di Pier Paolo Pasolini. Ad immortalare alcune fasi del match c’era Gioacchino Fiscaletti, classe 1929, celebre voce dell’intrattenimento radiofonico. Lui ha messo a disposizione il filmato di circa 4 minuti, proiettato ieri la prima volta. “L’ho fatto con una cinepresa Bell&Howell ad obiettivo fisso - racconta - l’unico mio cruccio è che ho potuto girare solo per pochissimo tempo, poiché il rullino non era lungo”. Ma sono bastati quei pochi minuti per spalancare le porte dei ricordi e dei rimpianti, facendo balenare dinanzi agli occhi dei presenti intense immagini di uomini e di spazi che ormai non ci sono più. Torna così in mente le storia di Pasolini ma anche quella del Ballarin che fu cuore pulsante delle passioni e delle aspettative di San Benedetto e di un intero comprensorio unificato dai colori rossoblù. Molte di quelle speranze, purtroppo sono state disattese. Così come il tempo e l’incuria si sono abbattute sul glorioso impianto, rendendolo il rudere attuale. “Vederlo ridotto com’è oggi è triste” chiosa Fiscaletti. Proprio le trasformazioni urbane, sociali e culturali delle quali Pasolini fu critico cronista e precursore - mutamenti che negli ultimi decenni hanno cambiato (non sempre in meglio) San Benedetto e l’Italia - hanno scandito l’evento, curato da Francesco Anzivino e da Enrico Corinti, insieme a Silvia Del Gran Mastro: fondatrice del blog storico Cronache Sudentrine.

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