SAN BENEDETTO - La Fondazione non assegnerà l’incarico per il Ballarin e si allontana l’ipotesi dell’archistar Canali San Benedetto La Fondazione Carisap non assegnerà l’incarico all’archistar Canali per il rifacimento del Ballarin, pur confermando il finanziamento da 450mila euro. Doccia fredda che è arrivata ieri sera a conclusione del Consiglio di amministrazione della Fondazione che ha visto al centro della discussione all’assegnazione dell’incarico un professionista esterno per il restyling dell’ex stadio.
«Il Cda della Fondazione Carisap – si legge in una nota diramata dall’ente ascolano - al termine della procedura tecnico giuridica di valutazione della richiesta del Comune di San Benedetto, di promuovere l’incarico di progettazione ad un professionista esterno, per l’intervento di riqualificazione dell’ex stadio F.lli Ballarin, ha deliberato di non poter dare seguito all’istanza».
Questo aveva dichiarato alcuni giorni fa il sindaco Antonio Spazzafumo che nelle scorse settimane, di rientro da Piacenza si era fermato a Parma per conoscere di persona Canali e tutto il suo staff. L’archistar sarebbe venuto in Riviera per un sopralluogo solo nel caso di assegnazione dell’incarico. A oggi però si allontana l’ipotesi Canali che aveva chiesto ben 600mila euro e non potendo impiegare il finanziamento della Carisap, il Comune dovrebbe procedere attraverso un bando e questo andrebbe a complicare e ad allungare i tempi dell’intera operazione. Senza dimenticare che entro l’autunno dovrà essere pronto il progetto esecutivo se non a rischio di perdere il finanziamento attinto dal bando per la rigenerazione urbana.
Tra l’altro l’ipotesi Canali avrebbe diviso non poco la maggioranza. Le stesse assenze nelle riunioni della coalizione da parte del consigliere Umberto Pasquali, che sabato scorso ha addirittura abbandonato l’aula del consiglio comunale prima della conclusione, sarebbero legate a come si starebbe gestendo la vicenda Ballarin. Il socialista, infatti, ha più volte detto in maggioranza che sarebbe bastato il lavoro dell’ufficio tecnico comunale per dare seguito alla riqualificazione e di non dimenticare che con il nuovo piano regolatore del porto l’area Ballarin diventa a servizi rappresentando una sorta di standard.
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