Balaustre storiche della Riviera, per il restauro il Comune ingaggia una super esperta

Le balaustre storiche del lungomare
Le balaustre storiche del lungomare
di Marco Braccetti
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Mercoledì 10 Marzo 2021, 07:40

SAN BENEDETTO - Riqualificazione delle storiche balaustre del lungomare Nord, il Comune chiama una super-esperta esterna a supporto dell’ufficio tecnico. Un atto firmato dall’architetto Annalisa Sinatra (dirigente del settore Lavori pubblici, Manutenzione e Gestione del patrimonio) dà l’incarico alla restauratrice Silvia Balena di seguire, passo per passo, l’evolversi delle operazioni di recupero.

Operazioni (costo 180mila euro) quanto mai importanti visto che i parapetti ideati negli Anni Trenta dal celebre ingegnere Onorati rappresentano l’elemento-simbolo del lungomare sambenedettese. Dunque ogni aspetto del cantiere va curato scrupolosamente.

In questo quadro s’inserisce l’intervento della dottoressa Balena, per il quale è stato fissato un compenso di 7.200 euro più Iva. Ma, all’atto pratico, cosa farà l’addetta ai lavori? La risposta ci arriva direttamente dal documento d’incarico firmato dalla dirigente Sinatra. L’atto, infatti, fissa 6 indicazioni per la dottoressa Balena: coordinamento in cantiere dei rapporti con la Soprintendenza competente; predisposizione/esecuzione di saggi pulitura; verifica e controllo dei materiali e delle campionature, anche presso il fornitore, per la fornitura dei nuovi elementi delle balaustre; controllo sull’aggiornamento del cronoprogramma generale e particolareggiato dei lavori per segnalare tempestivamente al direttore dei lavori le eventuali difformità rispetto alle previsioni contrattuali. E ancora: verifica delle lavorazioni in cantiere, garantendo un sopralluogo settimanale per la durata dei lavori; relazione tecnica a conclusione dei lavori. Lavori affidati alla ditta “Halt di Valerio Borzacchini & C.” di Ascoli che interverrà su oltre 700 metri di litorale Nord a cui si andrà a conferire nuovo lustro. Per le tempistiche l’amministrazione comunale prevede che l’intervento debba essere realizzato entro quest’anno, col vicesindaco Tassotti (delegato a lavori pubblici e turismo) che spinge affinché tutto sia pronto per l’estate.

Tra corrimano sbriciolati, parti totalmente mancanti e graffiti a profusione, le scalinate che collegano la spiaggia al lungomare sono diventate un vero e proprio campionario dell’orrore urbano.

Un orrore acuito dalla discrepanza tra il viale sottoposto al restyling e le balaustre lasciate all’abbandono. Non a caso, già nel 2017 l’imprenditore turistico Sandro Assenti aveva alzato la voce, facendo notare che un lungomare simile era negativo per l’immagine complessiva della città: «Come indossare un abito nuovo portando ai piedi delle vecchie scarpe infangate». Ma il problema delle balaustre nel degrado va ancor più indietro negli anni. Nel 2014, ad esempio, la sezione picena di “Italia Nostra” (associazione di salvaguardia dei beni culturali, artistici e naturali) pensava di predisporre un dossier-denuncia, da inviare alla Soprintendenza.

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