«Parcheggi, incassi record solo per gli aumenti I turisti invece li abbiamo cacciati da San Benedetto» Le accuse di Ricci

I parcheggi davanti al liceo scientifico
I parcheggi davanti al liceo scientifico
di Laura Ripani
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Mercoledì 21 Settembre 2022, 03:05 - Ultimo aggiornamento: 16:40

SAN BENEDETTO - Quasi un milione di euro dai parcheggi ma è inutile gridare al boom di turisti. «È accaduto solo perché le tariffe sono aumentate e comunque se un incremento c’è stato è avvenuto fino a quando non abbiamo cominciato a cacciare i villeggianti». Peppe Ricci, storico concessionario e presidente dell’Itb Italia non l’ha certo mandata giù. La vicenda dello smantellamento degli ombrelloni al culmine della stagione fa ancora male alla categoria già impegnata a difendere gli stabilimenti dalle evidenze pubbliche.

 
Le motivazioni
Tra le città più cementificate d’Italia e leader delle Marche insieme a Porto San Giorgio di questa poco invidiabile classifica, quest’anno la città ha fatto i conti con un aumento delle tariffe per la sosta a pagamento di circa il 20%.

Questo ha portato a maggiori incassi per la Multiservizi e quindi per le casse del Comune. Soldi che però non saranno reinvestiti, almeno direttamente, nel miglioramento dei servizi di una località che, da sempre, ha scelto di non realizzare la tassa di scopo, vale a dire spendere gli introiti per migliorare l’accoglienza. A dir la verità quest’anno una grande novità c’è stata ma pochi hanno voluto o saputo approfittarne: il bus navetta gratuito dallo stadio che purtroppo è stato spesso vuoto. «Eppure con un incasso di 900mila euro, a prescindere dalle motivazioni si potrebbe iniziare a parlare di turismo in maniera seria. Di realizzare un brand, pianificare un posizionamento. Insomma fare del buon marketing».

Certo è che l’aumento è stato ben più alto dell’inflazione e a San Benedetto le polemiche si sprecano. A dir la verità la maggior parte di chi abita nel centro città sta prendendo la buona abitudine di spostarsi in bici, a sua volta creando problemi perché è difficile trovare le rastrelliere alle quali assicurare non le ruote - che si rubano facilmente - ma il telaio. E se l’amministrazione ha promesso di comprarle per il prossimo anno, la questione dei parcheggi a pagamento è strettamente legata alla viabilità, all’ambiente, alle infrastrutture. Circa la viabilità, infatti, la Riviera, specialmente nei giorni di mercato, come testimoniato su queste pagine, è praticamente invivibile. Ora poi che via Calatafimi è chiusa per lavori a Nord e per crolli a sud, il centro oltre che carissimo per le tariffe, è impercorribile. Nelle ore di punta poi, con i bus incolonnati alla stazione ferroviaria e non in una dedicata solo a loro, come in tutte le città, il problema si fa esplosivo. 


L’ambiente
Ma anche la questione ambientale non va sottovalutata. «A San Benedetto siamo messi male - fa notare Daniele Cornacchia amministratore della pagina Facebook San Benedetto ciclabile -: io per lavoro mi sposto in numerose città italiane ed europee e penso a quelle turistiche come Rimini che hanno praticamente pedonalizzato tutto il centro». Una battaglia che a San Benedetto sarebbe difficile da vincere visto che il semplice progetto di chiusura domenicale dalle 8 alle 12 del lungomare è stato aspramente criticato. «Non è esattamente così - conclude l’ambientalista -: anche a Santa Teresa di Gallura i commercianti prima si sono ribellati ma ora non riaprirebbero per alcuna ragione, ci hanno guadagnato». Il punto fondamentale, forse, è proprio la mancanza di infrastrutture: fino a quando soprattutto il lungomare sarà per la Città delle palme la “terza corsia” dell’autostrada, per di più gratuita, tutti continueranno a sfrecciare spesso anche senza fare attenzione a pedoni e ciclisti. La necessità di un bypass stradale che sgravi il centro dalle auto visto che la maggior parte si sposta solo da San Benedetto a Porto d’Ascoli è sempre più impellente. I progetti di arretramento dell’A 14 o di potenziamento sembrano sempre e soltanto sogni da più di 30 anni mentre la città continua a soffocare tra cemento e smog.

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