Andare al mare costerà più caro: ecco perché aumentano i prezzi degli chalet sulla Riviera

La spiaggia
La spiaggia
di Marco Braccetti
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Martedì 5 Aprile 2022, 08:15

SAN BENEDETTO - Il carovita non risparmia le strutture ricettive della Riviera. Le conseguenze economiche del tremendo mix tra pandemia e guerra in Ucraina hanno effetti anche sul comparto turistico locale. Hotel e chalet nel segno dei rincari? «Per Pasqua non ci saranno aumenti, ma in vista dell’estate qualche piccolo ritocco dei prezzi sarà inevitabile».

Lo dice Fausto Calabresi: storico albergatore sambenedettese e dirigente della Confcommercio. «Le utenze sono schizzate alle stelle - argomenta l’imprenditore - e sono cresciuti anche i costi dell’approvvigionamento di vari generi alimentari.

Proprio a causa di questi due fattori, credo che per diverse strutture non sarà materialmente possibile mantenere gli stessi prezzi dello scorso anno». Dall’associazione di categoria evidenziano come molte aziende locali (del settore turistico, ma non solo) fatichino sempre più a mantenere i conti in ordine e, dunque, i prossimi mesi saranno cruciali. La tendenza evidenziata dal presidente Calabresi viene confermata da chi si è già mosso in vista della nuova stagione balneare. Ad esempio: una famiglia ascolana che da decenni viene al mare a San Benedetto ha iniziato la caccia ad un ombrellone stagionale, riscontrando aumenti delle tariffe che, in qualche caso, arriva a toccare il 30% in più rispetto al 2021. 


Ma prima dell’estate vera e propria, c’è il traguardo della Pasqua che, quest’anno, è fissato per il 17 aprile. Una data che molti operatori turistici guardano con trepidazione, per iniziare col piede giusto la stagione. «Le prospettive per Pasqua sono positive - afferma ancora il dirigente Confcommercio -. Anche se, come sempre, in questo periodo predominano le prenotazioni last-minute. Molto dipenderà dal meteo ma, quest’anno, c’è pure il fattore-guerra da non sottovalutare». Il titolare dell’Hotel Calabresi entra così nei dettagli: «Il conflitto rischia di innescare una sorta di meccanismo psicologico che può indurre le persone a non spostarsi troppo e, più in generale, a non pensare alle vacanze». Il riferimento non è solo ai turisti provenienti dall’estero ma anche quelli interni. Italiani che, sostanzialmente, visto il clima di complessiva incertezza, potrebbero preferire di rinunciare al soggiorno balneare. Insomma, un motivo in più per sperare in una rapida risoluzione di questa drammatica ostilità internazionale. 


Intanto, sono iniziate le operazioni di pulizia dell’arenile, propedeutiche alla posa degli ombrelloni. A tal proposito: per rendere più agevole lo smaltimento di rifiuti ingombranti e potature degli stabilimenti balneari, il Comune ha individuato quattro giorni in cui sarà possibile, tra il pomeriggio e la sera, posizionare il materiale da smaltire sul marciapiede del lungomare. Nel mese di aprile, i giorni per il conferimento saranno domenica 10 e giovedì 21. Nel mese di maggio: domenica 15 e domenica 29.

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