SAN BENEDETTO - Prima l’auto rigata, poi le scritte. Quindi, nelle ultime ore, le gomme bucate. C’è qualcuno che sembra aver preso di mira il consigliere comunale di Fratelli d’Italia Nicolò Bagalini. O perlomeno la sua auto. La denuncia arriva dallo stesso consigliere che, esasperato da questa serie di atti vandalici nei suoi confronti, ha deciso di denunciare tutto pubblicamente, oltre che alle forze dell’ordine.
«Nella giornata di venerdì - ha spiegato Bagalini - sono stato vittima dell’ennesimo atto vandalico da quando sono consigliere comunale.
Atti vandalici che secondo Bagalini sono riconducibili proprio alla sua attività di consigliere comunale. Il giovane esponente di Fratelli d’Italia infatti aggiunge: «Sia ben chiaro che continuerò ad agire secondo coscienza e giustizia. Con educazione e rispetto dirò sempre ciò che penso finché il mio cuore avrà la forza di battere. Attenzione perché il bene vince sempre sul male ed è solo questione di tempo». Insomma un chiaro messaggio all’autore o agli autori di questi raid teppistici che potrebbero essere individuati a breve.
A Bagalini è arrivata la solidarietà bipartisan di tutto l’ambiente politico cittadino. In primis quella del sindaco di San Benedetto Antonio Spazzafumo: «Voglio esprimere, a nome mio personale e dell’Amministrazione comunale tutta - ha detto il primo cittadino - la solidarietà incondizionata al consigliere Nicolò Bagalini per le vili azioni teppistiche che hanno portato al ripetuto danneggiamento della sua automobile. Sarebbe oltremodo grave se tali episodi fossero collegati alla sua attività politica e al suo impegno istituzionale. Sarò sempre accanto a chi, come Bagalini, svolge con impegno e serietà la sua attività nelle istituzioni e mi auguro vivamente che si possano individuare e punire con rapidità gli autori di questi gesti inqualificabili».
La vicenda, come detto, ha interessato trasversalmente tutti gli schieramenti politici, sia di maggioranza che di opposizione. Ora saranno le forze dell’ordine a fare piena luce sull’accaduto e capire se quegli atti siano stati dei meri, e deprecabili, gesti di teppismo o se si sia trattato di un modo per colpire Bagalini nella sua veste di consigliere comunale. Se le cose siano effettivamente andate così allora la cosa assumerebbe contorni notevolmente più gravi. Un caso simile si era verificato circa un anno fa ai danni di un consigliere comunale ascolano di Forza Italia Alessio Pagliacci.