San Benedetto, venduta l'area Brancadoro. Acquistata dall'avvocato Bagalini in rappresentanza di un imprenditore top secret

San Benedetto, venduta l'area Brancadoro. Acquistata dall'avvocato Bagalini in rappresentanza di un terzo soggetto
San Benedetto, venduta l'area Brancadoro. Acquistata dall'avvocato Bagalini in rappresentanza di un terzo soggetto
di Alessandra Clementi
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Venerdì 20 Gennaio 2023, 03:20 - Ultimo aggiornamento: 10 Marzo, 17:57

SAN BENEDETTO - Buona la quinta. Alla quinta chiamata l’area Brancadoro se l’è aggiudicata l’avvocato Otello Bagalini in rappresentanza di un terzo soggetto. Top secret il nominativo dell’imprenditore che ha acquistato la zona, anche se si sta facendo strada l’ipotesi di un fondo di investimento di un gruppo non locale. 

 

L’asta, presso il tribunale di Ascoli, si è svolta nel primo pomeriggio di ieri.

Il prezzo era arrivato a 2.770.000 euro con un’offerta minima di 2.077.500 euro. Quindi con meno di 2,1milioni si sono aggiudicati i 19 ettari di terreno che sorgono nel cuore della città, tra la Statale 16 e viale dello Sport.

Un’area strategica ma che allo stesso tempo ha un forte vincolo essendo a destinazione verde sportivo, quindi è escluso un investimento per residenziale, se non attraverso una variante anche se tutte le amministrazioni che si sono succedute hanno sempre ribadito che non intendono cambiare la destinazione. Di conseguenza si pensa a un investimento rivolto all’impiantistica sportiva, che rappresenta la destinazione più ampia di tale terreno, mentre altre piccole percentuali sono divise tra viabilità, zone fluviali e commerciale. 

La prima asta
 

La prima asta dell’area Brancadoro risale al dicembre 2021 partendo da 6.10.000 euro con un prezzo minimo di 4.507.500 euro, fino ad arrivare ai 3.461.760 euro con offerta minima di 2.596.320 euro della penultima chiamata, fino a ieri quando si è presentato all’appello il legale Bagalini aggiudicandosi il terreno. L’iter prevede il saldo prezzo entro 90 giorni e successivamente il decreto per il trasferimento, ma già lunedì il nominativo potrebbe essere noto in quanto dovrà essere perfezionata la vendita davanti al notaio. Tanti i nomi che in queste ore si stanno alternando sui possibili acquirenti dagli imprenditori Vittorio Massi a Leonardo D’Isidori, passando per Emilio Scartozzi, Elio Fiorilli fino a Stefano Colantuono ma hanno tutti smentito. Da qui l’ipotesi che possa trattarsi di una cordata non locale. 

Non mancano i timori sul futuro dell’area. Il primo a insorgere e mettere le mani avanti è il consigliere socialista Umberto Pasquali: «Se l’hanno comprata per farne impianti sportivi ben venga, ma se ci sono altre mire significa che qualcuno se l’è venduta assicurando una variante al Piano regolatore generale. In questo caso noi siamo pronti a fare battaglia come abbiamo fatto da 20 anni a questa, parte. Aspetteremo il cadavere che passa seduti sulla riva del fiume, è solo una questione di tempo».

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