Fermo pesca, i fondi non sono ancora arrivati: un'altra batosta dopo il caro-gasolio. Interrogazione del senatore Verducci (Pd)

Fermo pesca, i fondi non sono ancora arrivati: un'altra batosta dopo il caro-gasolio
Fermo pesca, i fondi non sono ancora arrivati: un'altra batosta dopo il caro-gasolio
di Emidio Lattanzi
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Lunedì 14 Novembre 2022, 02:40 - Ultimo aggiornamento: 13:10

SAN BENEDETTO  - Piove sul bagnato per la marineria sambenedettese. Alla summa di problemi legati gli esponenziali costi del gasolio (che continua a navigare abbondantemente sopra l’euro al litro) si aggiunge ora anche il mancato arrivo dei fondi per il fermo biologico che si è svolto tra l’agosto e il settembre di quest’anno. Soldi per gli imbarcati che non sono ancora giunti a destinazione e per i quali ora arriva anche una interrogazione in Parlamento a firma del senatore Francesco Verducci e dell’onorevole Augusto Curti, entrambi sotto lo stemma del Partito Democratico.


Le uscite 


Intanto, sempre a causa del caro gasolio, la marineria sambenedettese continuerà anche questa settimana ad uscire in mare soltanto per due volte. «L’esplosione dei prezzi di carburante ed energia - spiegano Curti e Verducci - sta infliggendo un duro colpo al settore della pesca, che da molti anni fa i conti con una crisi strutturale.

In particolare le marinerie adriatiche rischiano un declino irreversibile. A questo si aggiunga che le imprese della pesca e i relativi lavoratori beneficiari dell’indennità onnicomprensiva prevista in caso di fermo pesca obbligatorio o non obbligatorio non hanno, ad oggi, ricevuto le somme spettanti che gli sono state assegnate». Per questo motivo è stata presentata un’interrogazione urgente al Governo per sollecitare la direzione Marittima di Ancona, che è responsabile dell’erogazione, al trasferimento delle risorse ai soggetti aventi diritto.

«Si tratta di un sostegno fondamentale per ridurre l’impatto dei rincari e del fermo e per sostenere le imprese e i lavoratori del comparto della pesca. Chiediamo inoltre che vengano urgentemente approvati i decreti attuativi che estendono la cassa integrazione Cisoa al settore della pesca» affermano i due parlamentari. Intanto, come detto, la marineria sambenedettese continuerà ad osservare il calendario delle due uscite settimanali. La marineria sambenedettese conferma infatti la scelta fatta giorni fa quando, alla luce dei rincari del gasolio e dei prezzi del pesce troppo bassi, si prese la decisione di eliminare una delle tre uscite settimanali delle barche più grandi. Il gasolio è infatti ancora a livelli alti (attualmente sta oscillando tra l’euro e 10 e l’euro e 15 centesimi) e almeno per tutta questa settimana si continuerà con due uscite in vista di una riunione, che dovrebbe tenersi sabato, nel corso della quale si deciderà il da farsi per il futuro anche se pare ormai scontato che dovrebbe arrivare, anche per il mese di novembre, la conferma delle due uscite settimanali. 


Il provvedimento


Provvedimento che non riguarda la piccola pesca né gli operatori del mercatino al dettaglio che continuano ad andare avanti come sempre in virtù di una autoregolamentazione che portano avanti ormai da tempo. Inoltre, per quella categoria di pesca, il rialzo del prezzo del carburante incide in maniera molto inferiore rispetto alle barche più grandi che, ad ogni uscita, caricano a bordo migliaia di litri.

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