San Benedetto, allarme scadenze: maggioranza senza numeri costretta a tornare subito in Consiglio

San Benedetto, allarme scadenze: maggioranza senza numeri costretta a tornare subito in Consiglio
San Benedetto, allarme scadenze: maggioranza senza numeri costretta a tornare subito in Consiglio
di Alessandra Clementi
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Venerdì 30 Dicembre 2022, 06:05 - Ultimo aggiornamento: 15:04

SAN BENEDETTO - Si torna in consiglio comunale. Dopo la bagarre dell’assise di mercoledì pomeriggio, conclusasi con la mancanza del numero legale, si tornerà nell’emiciclo domani alle 14 per approvare i punti che prevedono una scadenza entro fine anno. 


Dopo un’assise da dramma shakespeariano con lo scontro tra zio e nipote, quali Giorgio De Vecchis del Gruppo misto e Simone De Vecchis di Rivoluzione civica, esponenti di maggioranza che si astengono se non addirittura votano contro come Umberto Pasquali (Gruppo misto), Luciana Barlocci (Rivoluzione civica) e Silvia Laghi (Rivoluzione civica), la seduta si è sciolta al decimo punto per mancanza di numero legale. A lasciare lo scranno in anticipo sono stati Luciana Barlocci, Simone De Vecchis e Umberto Pasquali tutti mossi da questioni personali ma fatto sta che la coalizione di Spazzafumo non ha più avuto i numeri per andare avanti. 

Resta il dato politico di una maggioranza che perde pezzi ogni giorno di più. Fari puntati di Luciana Barlocci che ancora una volta ha votato contro una delibera di maggioranza e in molti si chiedono se a breve passerà sul carro dell’opposizione. «Non sono mai uscita dalla maggioranza e, per il momento, non ho alcuna intenzione di farlo- afferma perentoria Barlocci - Tantomeno non lo farei solo perché lo dicono Gaetani o Spazzafumo. Io sono stata eletta in consiglio comunale grazie alla fiducia e alla volontà dei cittadini sambenedettesi. Ricordo agli smemorati e a quelli sprovvisti di cultura istituzionale che i consiglieri vengono eletti senza vincolo di mandato. Sono chiamata a rispondere solo alla mia coscienza e alla comunità di San Benedetto. Aver visto in questo anno abbondante che tante aspettative di cambiamento sono state disattese dall’amministrazione mi ha ferito profondamente e continua a farlo. L’atteggiamento mostrato da alcune componenti della maggioranza verso il dissenso o addirittura il compiacimento quando qualche consigliere decide di passare all’opposizione, rappresentano una cultura politica e istituzionale in tutto e per tutto lontana dalla mia. Pertanto, chi mi ha inserito in una lista di proscrizione sbaglia di grosso. Continuerò a dire ciò che penso nelle sedi opportune, le riunioni di maggioranza e il consiglio comunale, e chi non lo apprezza non può che farsene una ragione. Mi chiedo come sia possibile che tanta veemenza venga riservata a me sola, laddove anche in Consiglio abbiamo assistito ad una forte defezione di Umberto Pasquali con parole decisamente forti contro l’amministrazione. Due pesi e due misure?». 
 
«Abbiamo assistito al campionato mondiale di arrampicamento sugli specchi - dice Piunti di FI – di fronte alla delibera sulla Picenambiente, due consiglieri (Simone De Vecchis e De Ascaniis ndr) che prima avevano posto il riconoscimento del controllo pubblico come condizione per il loro voto favorevole poi si sono rimangiati tutto. La maggioranza non esiste più e di un sindaco ormai sotto ricatto politico». Dal centrosinistra Paolo Canducci: «Spettacolo indecoroso. Maggioranza a pezzi che si arroga il diritto di decidere su scelte fondamentali con numeri risicati e senza confronto». 

«Più che un Consiglio è stata una riunione di condominio - ha detto Annalisa Marchegiani dei Verdi - tra scaramucce e litigi in maggioranza e un segretario che non è garante di nulla.

Nella delibera sul Centro Agroalimentare senza un parere dei revisori, viene riproposta una strategicità della partecipata che non esiste».

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