«Rischio alluvione, smantellate il parcheggio sull'Albula»: la Regione non rinnova il permesso

Il parcheggio sull'Albula, la Regione intima di smantellarlo per problemi di sicurezza
Il parcheggio sull'Albula, la Regione intima di smantellarlo per problemi di sicurezza
di Alessandra Clementi
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Lunedì 29 Maggio 2023, 04:10 - Ultimo aggiornamento: 15:14

SAN BENEDETTO - La Regione Marche non rinnova all’Ast di Ascoli il permesso di occupazione del parcheggio sull’Albula, anzi intima di smantellarlo, per motivi di sicurezza, con tanto di ripristino dei luoghi come era in passato con l’alveo del torrente in vista. Questione che sarà al centro di un incontro tra il sindaco Spazzafumo e il governatore Francesco Acquaroli. 


Le motivazioni


La comunicazione è stata redatta lo scorso aprile a firma del dirigente regionale del Genio civile Marche Sud Vincenzo Marzialetti, con decreto numero 175, a fronte della richiesta della domanda di rinnovo della concessione demaniale dell’area che si estende sul torrente Albula e che ospita il parcheggio del Madonna del Soccorso.

Precisamente 2.200 metri quadrati di area destinata a parcheggio, che si affaccia su via Manara in adiacenza all’ospedale. La Regione puntualizza come l’area sosta sia catalogabile come “lavori ed atti vietati in modo assoluto sulle acque pubbliche, loro alvei, sponde e difese”. Il provvedimento della Regione ricalca il pronunciamento della Provincia e del Genio civile “Concessione demaniale inerente l’attraversamento del torrente Albula con passerelle adibite a parcheggio”, definendo l’obbligo per il concessionario di demolizione di tutte le opere costruite in caso di scadenza senza rinnovo.

Quindi non solo non viene rinnovata la concessione per l’area sosta ma ne viene chiesto lo smantellamento. Provvedimento che si rifà anche ai numerosi casi di esondazioni e allagamenti che si sono registrati negli ultimi mesi sia nelle Marche che nel resto d’Italia. La Regione ha fissato anche una scadenza, quella del 31 dicembre 2024 entro la quale dovrà essere elaborato un Piano di dismissione delle opere, adottando tutti gli accorgimenti necessari per salvaguardare la pubblica incolumità e assicurare il ripristino ambientale dell’area interessata, da concordare con l’Autorità idraulica competente. Nel frattempo l’Ast dovrà versare il canone di concessione in base all’importo che verrà comunicato annualmente.


Il summit


«Ogni due settimane mi incontro con il presidente Acquaroli – spiega Spazzafumo – per discutere di sanità e finanziamenti, quindi al prossimo summit affronterò sicuramente tale questione che ci preoccupa non poco». Viene puntualizzata e ribadita ogni responsabilità in capo all’Ast Ascoli in caso di danni e fatti imprevisti. Provvedimento che ovviamente potrà essere impugnato di fronte al Tar entro due mesi.

Tale pronunciamento da parte della Regione la dice lunga su quale sia la posizione dei vari enti a partire dal Genio civile in merito a interventi che vanno a coprire i letti di corsi d’acqua. Questo farebbe ripensare anche al progetto, presentato in maggioranza nei mesi scorsi e che prevedeva proprio una copertura dell’Albula nella sezione più a est per realizzare nuovi stalli sosta nella zona tra viale De Gasperi e il centro. Tanto che l’iter aveva già subito un rallentamento dopo l’alluvione a Senigallia.
 

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