San Benedetto, addio a Maijnelli
il primario fece grande l'ospedale

Michelangelo Maijnelli
Michelangelo Maijnelli
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Mercoledì 6 Febbraio 2019, 11:07 - Ultimo aggiornamento: 11:08
SAN BENEDETTO - Se ne è andato in silenzio uno dei primari più stimati e conosciuti dell’ospedale di San Benedetto ai tempi nei quali il presidio attirava i migliori professionisti da tutta Italia. Colui che ha fatto nascere generazioni di sambenedettesi, Michelangelo Maijnelli (per tutti Michele), è nato a Messina nel settembre del 1929. Si è laureato in Medicina e chirurgia nella sua città nel 1956 e si era specializzato in Ostetricia e ginecologia nel 1960 a Firenze. Ottenne la libera docenza in clinica ostetrica ginecologica nel 1967 e subito si trasferì a San Benedetto, località che appunto attirava giovani professionisti per la qualità della vita e la possibilità di crescere.E infatti fu il primo a inaugurare la nuova divisione di Ostetricia e ginecologia dell’ospedale civile Madonna del Soccorso, appena istituita. La scuola ostetrica-ginecologica da cui proveniva era quella che ha fatto segnato un’epoca negli Anni Settanta e lui era tra i migliori rappresentanti sia in campo chirurgico - privilegiando interventi meno invasivi possibile - sia in campo ostetrico introducendo tecniche di analgesia nel corso del travaglio e del parto. La Divisione di ostetricia sotto la sua direzione è stata un faro nell’assistenza della patologia femminile. Alla crescita dell’attività, però, purtroppo, molte volte non è corrisposta disponibilità di personale e locali. Ma la fama di Maijnelli e dello staff che piano piano si era creato, riusciva anche a sopperire a queste difficoltà con la professionalità e l’abnegazione. Oltre alla battaglia in campo assistenziale, ha dovuto affrontare anche una battaglia sul piano organizzativo che si è conclusa in parte con l’inaugurazione del nuovo reparto di Ostetricia e ginecologia al 5° piano (prima era al primo piano) dove si trova tuttora. 
Michelangelo Maijnelli aveva sposato Rosalind, di origini inglesi, e da lei ha avuto tre figlie: Vittoria, Elisabetta e Cristina. Il funerale si è già svolto, ieri pomeriggio alle ore 15, nella chiesa della Sacra Famiglia del quartiere Ragnola
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