SAN BENEDETTO - «L’obiettivo quello di realizzare un grande progetto, in un’area strategica». Così Luigi Rapullino della Sideralba Spa all’indomani dell’acquisto dell’area Brancadoro per oltre 2milioni di euro. Sidearlba è la società sponsor della Sambenedettese Calcio in questo modo l’area Brancadoro si tinge di rossoblù.
Svelato il nome del misterioso acquirente che si celava dietro al legale Otello Bagalini che giovedì scorso si è presentato al Tribunale di Ascoli partecipando all’asta per l’acquisto dei 19 ettari che si estendono tra la Statale 16 e viale dello Sport a ridosso dello stadio Riviera delle Palme. Rapullino tra l’altro era stato contattato dal Corriere Adriatico proprio in occasione delle prime aste dell’area Brancadoro ma in quell’occasione aveva negato ogni tipo di interesse, molto probabilmente perché all’epoca il prezzo del terreno era ancora molto alto. Ma alla soglia dei 2milioni di euro ecco che la società si è fatta avanti. Si tratta di un’impresa siderurgica con sede a Napoli, ma Rapullino già da dieci anni vive a San Benedetto e a oggi rappresenta il maggiore sponsor della squadra locale.
Che farà a questo punto l’amministrazione comunale, visto che già qualche consigliere comunale di maggioranza, come Umberto Pasquali e Luciana Barlocci, ha sollevato cartellino rosso? «Dovremo valutare - afferma l’assessore all’urbanistica Bruno Gabrielli - se si tratta di varianti funzionali a un intervento più ampio ci potrebbero stare». E non mancano mal di pancia in maggioranza dove l’esponente Barlocci accusa: «Un investimento da 2 milioni di euro per un’amministrazione che ha un bilancio annuale di 60 milioni non era proibitivo. Considerando che si poteva accendere un mutuo ventennale ci saremo garantiti la proprietà dell’ultimo polmone verde della città. Questo era l’intento in campagna elettorale e quello riconfermato dalla maggioranza meno di 4 mesi fa.A mio avviso si è persa un’occasione preziosa e certamente irripetibile».
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