Il piromane torna a incendiare le colline, a dare l'allarme sono alcuni automobilisti in transito

Il piromane torna a incendiare le colline, a dare l'allarme sono alcuni automobilisti in transito
di Emidio Lattanzi
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Lunedì 21 Marzo 2022, 06:15

RIPATRANSONE - Ancora un colpo del piromane che si aggira tra la vallata del Menocchia e quella del Tesino. Nella notte tra sabato e domenica i vigili del fuoco sono stati chiamati a intervenire in contrada Sant’Egidio, a cavallo dei territori comunali di Ripatransone e Cupra Marittima, nella stessa zona già teatro in passato di altri simili episodi. L’allarme è scattato intorno alle 23 di sabato quando alcuni automobilisti hanno segnalato la presenza delle fiamme e chiamato il 115.

L’area interessata è stata ancora una volta quella che si trova a Sud-Ovest del distributore di metano che si affaccia sulla strada provinciale che collega Cupra Marittima a Massignano. Sul posto sono intervenuti, con due mezzi, i vigili del fuoco del distaccamento di San Benedetto che hanno riportato la situazione in sicurezza domando il fuoco il cui fronte si era esteso per circa duecento metri. L’origine delle fiamme dovrebbe essere dolosa confermando così il fatto che il folle che da anni sta colpendo lungo il territorio è ancora in azione.

Nelle scorse settimane si era verificato un altro rogo di origini dolose ma alla Sentina, a Porto d’Ascoli. In quel caso la polizia, grazie a un gruppo di volontari, era riuscita a identificare e arrestare l’autore. L’incendio era stato appiccato in pieno giorno mentre nella zona interessata dal fuoco di ieri gli episodi si registrano prevalentemente nottetempo con il piromane che, in questo modo, riesce a farla franca approfittando delle tenebre e delle pochissime auto di passaggio. Alcuni mesi fa era stato identificato e arrestato dai carabinieri di Pedaso, un ventinovenne di Campofilone accusato di aver appiccato alcuni incendi. I roghi, per i quali l’uomo era stato arrestato, interessano anche i territori di Ripatransone e Cupra Marittima. Il ventinovenne era stato raggiunto dai carabinieri che lo avevano prelevato a portato in carcere a disposizione della Procura della Repubblica di Fermo perchè ritenuto responsabile di incendio doloso, sostituzione di persona e violazione degli obblighi derivanti dalla misura di prevenzione della sorveglianza speciale.

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