Radono al suolo un bosco di aceri, olmi e ciliegi: rischiano il carcere e migliaia di euro di multa. Legna sequestrata

Rade al suolo un bosco di aceri, olmi e ciliegi: rischia il carcere e migliaia di euro di multa. Legna sequestrata
Rade al suolo un bosco di aceri, olmi e ciliegi: rischia il carcere e migliaia di euro di multa. Legna sequestrata
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Lunedì 14 Marzo 2022, 10:55

RIPATRANSONE - Cinquemila metri quadri di bosco cancellato con un taglio a raso senza alcuna autorizzazione: i responsabili denunciati dai Carabinieri Forestali. È successo a Ripatransone, dove i militari hanno sequestrato circa 200 tronchi (tra 30 e 60 cm) di aceri, pioppi neri, olmi e ciliegi che erano stati accastati dopo il tagio illegale di circa 5mila mq di bosco. I responsabili denunciati per i reati previsti e puniti dall’articolo 181 del decreto legislativo 42/2004 (Codice di beni culturali e del paesaggio) in materia di tutela paesaggistica e dall’articolo 734 del Codice Penale (Distruzione o deturpamento di bellezza naturali): le pene previste sono la reclusione da uno a quattro anni per il primo articolo violato e l’ammenda da 1.032 a 6.197 per il secondo.

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I militari della Stazione Carabinieri Forestale di San Benedetto del Tronto (AP), unitamente quelli del Gruppo Carabinieri Forestale di Ascoli Piceno hanno accertato in Comune di Ripatransone (AP) una grave violazione in materia di tutela e salvaguardia degli ecosistemi forestali, avendo constatato l’esecuzione di un “taglio a raso” (ovvero con l’eliminazione di tutti gli alberi presenti) eseguito su di una fustaia di latifoglie miste in assenza della prescritta autorizzazione.

Gli accertamenti condotti hanno permesso di risalire all’autore materiali dell’utilizzazione boschiva, che costituisce il fatto/reato e dei committenti dell’intervento e hanno portato al deferimento in stato di libertà di tre persone all’Autorità Giudiziaria (Procura della Repubblica di Fermo) contestando violazioni penali previste dal Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio e dal Codice Penale. Nello specifico, l’azione illecita condotta ha implicato la commissione dei reati previsti e puniti dall’articolo 181 del decreto legislativo 42/2004 (Codice di beni culturali e del paesaggio) in materia di tutela paesaggistica e dall’articolo 734 del Codice Penale (Distruzione o deturpamento di bellezza naturali): le pene previste sono la reclusione da uno a quattro anni per il primo articolo violato e l’ammenda da 1.032 a 6.197 per il secondo. L’attività di verifica è stata originata da una segnalazione pervenuta alla Centrale Operativa “1515” che informava in merito alla presenza di un notevole quantitativo di grossi tronchi accatastati sul terreno adiacente una via di comunicazione. Il controllo, espletato nell’immediatezza della segnalazione dai Carabinieri Forestali, ha evidenziato il taglio “a raso” di circa 5.000 mq. di fustaia biplana, composta principalmente da essenze autoctone spontanee, quali pioppo nero (Populus nigra L.), acero campestre (Acer campestre L.), olmo (Ulmus minor L.) e ciliegio (Prunus avium L.). I militari intervenuti hanno posto sotto sequestro penale l’area oggetto d’intervento e il materiale legnoso illecitamente abbattuto, costituito da circa 200 tronchi della lunghezza di circa 4 mt ciascuno e del diametro compreso tra 30 e 60 cm.

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