Pfizer investe 30 milioni e assume: nel 2023 a Campolungo saranno prodotte 6 milioni di pillole anti Covid

Pfizer investe 30 milioni e assume: nel 2023 a Campolungo saranno prodotte 6 milioni di pillole anti Covid
Pfizer investe 30 milioni e assume: nel 2023 a Campolungo saranno prodotte 6 milioni di pillole anti Covid
di Mario Paci
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Giovedì 8 Dicembre 2022, 04:50 - Ultimo aggiornamento: 9 Dicembre, 11:02

ASCOLI Negli ultimi anni si sente nella zona industriale di Campolungo un costante, assordante, refrein della fuga delle multinazionali all’estero allettate dal minore costo del lavoro e dell’energia. Lo stabilimento della multinazionale Pfizer è l’eccezione a conferma che la specializzazione delle maestranze e il rapporto collaborativo con le organizzazioni sindacali possono superare ogni ostacolo e diventare un’eccellenza. 


L’assemblea


Ieri mattina si è tenuta l’assemblea sindacale che ha coinvolto gli 847 dipendenti del sito dove, nonostante un quadro fosco contraddistinto dall’alta inflazione e dallo spettro della recessione, sono state comunicate importanti novità. Tutte in positivo. La multinazionale ha infatti comunicato che nel 2023 continuerà a investire nello stabilimento ascolano e dopo i 40 milioni spesi nel 2022 metterà sul piatto altri 30 milioni di euro gran parte dei quali verranno impegnati per l’efficientamento energetico con l’installazione di pannelli solari per risparmiare sulla bolletta e rendere ancora più competitivo a livello internazionale il sito. Unvestimento che svilupperà un indotto in ottica di un coinvolgimento nei lavori di imprese specializzate del territorio.


L’occupazione

 

La scelta di puntare sullo stabilimento ascolano da parte della multinazionale americana è stata ripagata dai risultati brillanti ottenuti nel 2022 che hanno proiettato il sito a livello internazionale per l’innovazione. E d’altronde i dati sull’occupazione in costante crescita lo dimostrano. Nel 2015 i dipendenti erano 563, saliti a 696 nel 2020 e a 847 nel 2022. E se il trend continuerà ad essere questo non è escluso che possano esserci altre assunzioni, magari ricorrendo a forme contrattuali flessibili.

E proprio per riconoscere il lavoro e l’abnegazione dei suoi dipendenti, la multinazionale ha deciso di assegnare duemila euro in più nel cedolino di dicembre a tutto il personale. Una tantum che andrà ad aggiungersi al premio di risultato i cui obiettivi, probabilmente, saranno raggiunti anche quest’anno considerato il fatturato soddisfacente. Tre sono le linee di produzione a Campolungo: i farmaci Pfizer, Viatris e infine il Paxlovid. 


Il Covid


L’ultima, azzeccata mossa di Pfizer, è stata quella di puntare su Ascoli per la produzione del Paxlovid, il farmaco antivirale contro il Covid. Purtroppo i dati in crescita delle ultime settimane confermano che il Coronavirus non è stato debellato e al contrario sta tornando a contagiare, seppure in forma meno severa grazie alla somministrazione dei vaccini. Nel piano industriale di Pfizer è previsto che nel 2023 si produrranno sei milioni di pillole di Paxlovid mentre complessivamente saranno 115 milioni le pastiglie che usciranno dal sito di Campolungo. Il Paxlovid è un antivirale da assumersi per bocca. Il trattamento deve essere iniziato il più precocemente possibile, e comunque entro cinque giorni dall’insorgenza dei sintomi. La dose raccomandata è di 300 milligrammi di nirmatrelvir (due compresse da 150 mg) con 100 mg di ritonavir (una compressa da 100 mg) da assumersi insieme ogni 12 ore (due volte al giorno) per cinque giorni di trattamento. Lo stabilimento di Ascoli, struttura chiave di Pfizer per la produzione di piccole molecole, è stato scelto come sito di produzione e confezionamento di Paxlovid per l’alto livello tecnologico, le professionalità presenti al suo interno e la capacità, dimostrata negli anni, di garantire in maniera estremamente affidabile la fornitura in tutto il mondo di farmaci che rispettano elevati standard di qualità e di attenzione per l’ambiente. In linea con la politica di sostenibilità ambientale. 
 

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