ASCOLI - Eccezionale intervento chirurgico nella notte tra venerdì e sabato effettuato all’ospedale Mazzoni. Una donna di 34 anni, originaria di Catania, ha partorito il suo settimo figlio attraverso un settimo taglio cesareo.
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L’intervento chirurgico, molto complesso ma perfettamente riuscito, è stato eseguito dal ginecologo Marco Grassi e dalla sua équipe. La mamma e il bimbo, che pesa 2.700 kg, stanno bene.
Il racconto
«Ero nel turno che iniziava alle 8 e che terminava alle 20. Verso le 18 ho ricevuto una telefonata proveniente da un centro di Spinetoli, che mi informava che era presente una donna incinta, già all’ottavo mese e mezzo, e che aveva avuto già parti cesarei» dice il dottor Grassi. «L’abbiamo fatta trasportare in ospedale da un‘ambulanza del 118 per poi valutare l’intervento e la sua situazione. Appena arrivata, verso le 19, le abbiamo fatto il tracciato e abbiamo notato che c’erano già le contrazioni. Poi dall’anamnesi, è emerso che al quinto intervento cesareo aveva avuto una rottura d’utero: così ho dichiarato l’emergenza», spiega il dottor Grassi.
I tamponi
La mamma ha detto che nella struttura di accoglienza di Spinetoli aveva già fatto un tampone che è risultato negativo.
Il problema
L’unico problema si è verificato al suo quinto cesareo quando ha avuto una rottura dell’utero, con una successiva trasfusione di sangue e con un reale pericolo di vita. «Forse qualcosa andò male e lei rimase choccata» commenta Grassi. La corsa contro il tempo al Mazzoni ha avuto un epilogo felice: mamma e bambino ora stanno bene. Dice ancora il ginecologo: «Ho accelerato tutti i tempi, pensando di intervenire subito per non incappare in qualche difficoltà. Ho dichiarato l’emergenza ma poi sono stati bravi tutti quanti, dagli anestesisti al personale presente in sala». L’intervento è durato quasi un’ora. «È un caso rarissimo. Che io sappia in Italia se ne sono registrati solo altri quattro di casi simili» conclude il dottor Grassi.