Da Napoli a San Benedetto per mettere in scena la truffa del finto avvocato: ecco come è stato scovato e arrestato un giovane di 23 anni

Da Napoli a San Benedetto per mettere in scena la truffa del finto avvocato
Da Napoli a San Benedetto per mettere in scena la truffa del finto avvocato
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Mercoledì 7 Giugno 2023, 15:28

SAN BENEDETTO  - Truffa del finto avvocato ai danni di un anziano di San Benedetto. Dopo la denuncia di un 82enne, scatta l'arresto per un 23enne originario e residente a Napoli. Nella mattinata del 6 giugno, il personale della Squadra di Polizia Giudiziaria del Commissariato di Polizia di S. Benedetto del Tronto, in collaborazione con la Squadra Mobile della Questura di Ascoli Piceno e del Commissariato Arenella di Napoli, hanno arrestato (in esecuzione di un’ordinanza di applicazione della custodia cautelare agli arresti domiciliari emessa dal gip su richiesta della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ascoli Piceno) un 23enne originario e residente a Napoli. L’adozione della misura restrittiva è scaturita dalle indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Ascoli Piceno e svolte dalla Polizia di Stato del Commissariato di S. Benedetto del Tronto dopo la denuncia di truffa aggravata presentata da un anziano sambenedettese.

Il racconto

L'uomo, 82 anni, ha raccontato di aver ricevuto nella mattinata del 9 marzo una telefonata sulla linea fissa della propria abitazione; lo sconosciuto interlocutore, qualificatosi come avvocato, ha raccontato che il figlio aveva avuto un grave incidente stradale a seguito del quale era stato condotto e trattenuto in una non meglio precisata caserma delle Forze dell’Ordine dalla quale sarebbe stato rilasciato solo dopo aver pagato la cifra di 4.000 euro per non meglio indicate spese di giustizia.

Un film già visto. L’anziano, preso dal panico, ritenendo attendibile il racconto dello sconosciuto anche in virtù dell’esattezza del nominativo del figlio, pur non disponendo della cifra richiesta, si rendeva disponibile a pagare racimolando circa 100 grammi di oro di famiglia. Dopo aver conquistato la fiducia della vittima, il sedicente avvocato ha inviato un suo uomo incaricato di ritirare l’oro. Dopo pochi minuti infatti, nell’abitazione dell'anziano si è presentato un giovane di circa 20 anni che, ritirata la merce, ha fatto perdere le sue tracce.

Solo qualche ora dopo, contattato il figlio, l’anziano ha capito  di essere stato truffato denunciando così l’accaduto. Sulla scorta del racconto della vittima il personale della Squadra di Polizia Giudiziaria del locale Commissariato ha acquisito il filmato estrapolato dal sistema video di un’abitazionevicina risalendo alla piccola autovettura transitata poco prima del ritiro dell’oro da parte del finto incaricato. Le immagini, seppur non nitidissime, sono state poi migliorate con l’ausilio di personale del locale Posto di polizia Scientifica tanto da riuscire a visualizzare il modello e i primi 5 caratteri della targa.

La targa 

Individuata la targa l'auto è risultata noleggiata a Caserta il 2 marzo 2023 da un prestanome del posto di 48 anni e riconsegnata due settimane più tardi da un altro soggetto molto più giovane, dai tratti somatici corrispondenti a quelli indicati dall’anziano in sede di denuncia.  Incrociando alcuni dati derivanti dai controlli su strada dell’autovettura individuata, si risaliva alle generalità di uno degli occupanti, risultato essere un giovane originario di Napoli gravato da precedenti specifici già fotosegnalato in occasione di precedenti fatti reato.  L’anziano, ostentando estrema certezza, ha riconosciuto dalla foto il giovane che gli aveva sottratto l'oro. La telefonata del finto avvocato è invece risultata intestata ad uno straniero non censito, anagraficamente residente in Piemonte ma di fatto irreperibile. L’analisi del tabulato ha evidenziato come il telefonista fosse in realtà rimasto sempre nell’area urbana di Napoli e che il numero in questione, utilizzato solo ed esclusivamente nella mattinata del 9 marzo 2023, era stato poi dismesso subito dopo. 

Gli arresti domiciliari

Alle prime ore del 6 giugno il personale della Squadra di Polizia Giudiziaria in collaborazione con la Squadra Mobile della Questura di Ascoli Piceno e del Commissariato  Arenella di Napoli, dopo questa articolata indagine, ha portato  all'esecuzione alla misura cautelare rintracciando il giovane in un quartiere periferico di Napoli. Per lui sono scattati gli arresti domiciliari nella sua abitazione con il divieto di allontanarsi e comunicare con persone diverse dai familiari conviventi.  

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