MONTEPRANDONE - Quasi certamente c’è stato un malore a monte della tragedia costata la vita a Filippo Amadio, imprenditore edile di 55 anni morto nel pomeriggio di ieri in un incidente stradale avvenuto in contrada San Donato, una delle strade che da Centobuchi risale verso la zona collinare monteprandonese.
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L’uomo, del posto, era alla guida del proprio furgone quando è finito fuori strada schiantandosi contro alcuni bidoni della spazzatura che si trovano sul bordo della carreggiata. A provocare la perdita di controllo del mezzo è stato con tutta probabilità un violento malore che lo ha colto mentre era alla guida del veicolo.
I soccorsi
Sul posto sono subito stati chiamati i soccorsi.
L’imprenditore
Per Amadio però, che lascia tre figli, due maschi e una femmina, non c’è stato nulla da fare. L’uomo era ormai deceduto e ai sanitari non è rimasto altro da fare che constatarne la morte. Il cinquantacinquenne era uno dei soci della ditta R.A.T. Costruzioni di via delle Rose a Monteprandone ed era estremamente conosciuto lungo il territorio. La vicenda ha subito fatto il giro del territorio e ha gettato tutti nello sconforto l’intera città dove l’uomo viveva. Una tragica notizia che ha reso, nel Piceno, questi ultimi giorni dell’anno estremamente tristi. Centinaia, ieri, i messaggi di cordoglio che sono stati postati sui social network una volta scoperta l’identità della persona deceduta nell’incidente.