Asteria, concluso il lavoro
della commissione d'inchiesta

Un laboratorio di Asteria a Monteprandone
Un laboratorio di Asteria a Monteprandone
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Martedì 27 Gennaio 2015, 14:54 - Ultimo aggiornamento: 15:27
MONTEPRANDONE - Il presidente e la vice presidente della Commissione di inchiesta su Asteria, Giulio Natali eLetizia Bellabarba , hanno illustrato il lavoro svolto dalla commissione istituita un anno fa sull'Istituto di sviluppo tecnologico e ricerca applicata di

Monteprandone. La commissione era stata chiesta dai consiglieri Natali e D'Anna, cui si sono aggiunti altri 13

consiglieri (Romagnoli, Acquaroli, Zinni, Bugaro, Foschi, Ciriaci, Marangoni, Trenta, Massi, Zaffini, Marinelli, Bucciarelli, Eusebi). "E' con soddisfazione - hanno affermato Natali e Bellabarba - che al

termine di 8 mesi di lavoro, con oltre 40 audizioni e l'acquisizione di copiosa documentazione, tutti i componenti della Commissione hanno ritenuto di ritrovarsi nella relazione conclusiva. Si è trattato di verificare il comportamento amministrativo della Regione Marche dal 1989 ad oggi, con particolare attenzione ad atti del 1999, del 2002, del 2006 e del 2008, analizzando anche i disastrosi effetti economico-finanziari prodotti in danno della Regione stessa, e che attualmente sembrano essere al vaglio della Magistratura inquirente e contabile". La commissione, composta da 7 consiglieri, 4 per la maggioranza (Bellabarba, Busilacchi, Eusebi e Ricci) e 3 per l'opposizione (Natali, D'Anna, Trenta), ha cominciato la sua indagine il primo aprile del 2014. Al centro dell'attenzione, la cessione da parte della Regione di un immobile Ex Cetria nel comune di

Monteprandone "senza compensazione di denaro ma in cambio di otto progetti nel settore

agro-ittico-alimentare". Secondo la vicepresidente e Bellabarba "la volontà originaria della Regione era positiva perchè puntava a recuperare un immobile per finalità pubbliche e creare un centro di ricerca e sviluppo nel settore ittico alimentare in un territorio, quello Piceno, che meritava questa opportunità. Il lato negativo sta nel mancato controllo, nel corso del tempo, della Regione che avrebbe potuto evitare un epilogo così negativo". Per il presidente Natali "si è trattato di una brutta pagina della politica marchigiana, con leggi ad hoc in favore di una determinata società, che ha visto protagonisti personaggi politici che si trovano ancora in

posizioni di vertice dal Governo regionale e di cui, quando la relazione sarà portata martedì prossimo

all'approvazione dell'Aula, tutti i consiglieri regionali potranno avere conoscenza, discutere e prendere

posizione".

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