Parco Marino di 3 miglia per una pesca sostenibile: oggi si presentano le finalità

Parco Marino di 3 miglia per una pesca sostenibile: oggi si presentano le finalità. Nella foto Massimo Rossi
Parco Marino di 3 miglia per una pesca sostenibile: oggi si presentano le finalità. Nella foto Massimo Rossi
di Luigina Pezzoli
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Lunedì 20 Marzo 2023, 04:25 - Ultimo aggiornamento: 18:37

GROTTAMMARE Un tratto costiero ricco di biodiversità lungo 26 chilometri che da Marina di Altidona arriva fino alla foce del fiume Tronto, per un’estensione di tre miglia marine. E’ questo il progetto voluto dai “Promotori del Parco marino del piceno Odv”, un’organizzazione di volontariato che persegue la finalità dell’istituzione dell’area marina protetta e ha fra i suoi obiettivi quello di colmare il deficit di informazione sul significato ambientale e ai vantaggi economici e sociali che ne deriverebbero.  


Gli obiettivi


Portavoce dell’associazione è Massimo Rossi che afferma: «Vogliamo continuare il percorso intrapreso fino ad ora da chi ci ha preceduto, stabilendo e mantenendo rapporti di collaborazione con le istituzioni locali, regionali e nazionali, con centri e soggetti pubblici e privati operanti nel settore dell’ambiente e della gestione delle risorse ittiche e marine e del turismo». Oggi, infatti, i promotori del Parco marino, insieme al sindaco, illustreranno le finalità del ciclo di seminari sulle tematiche della protezione del mare e dei risvolti socio economici relativi all’istituzione del Parco marino del piceno, che partirà domenica 26 marzo, e che coinvolge anche alcune università.

L'idea

«L’idea di istituire quest’area nasce alla fine degli anni ’80 in seguito ai gravi fenomeni di eutrofizzazione che ebbero un forte impatto negativo sul sistema economico e favorirono una presa di coscienza riguardo la necessità di salvaguardare l’ambiente marino – ricorda Rossi - Questa proposta fu poi recepita dal Parlamento italiano con l’inserimento del “Parco Marino del Piceno”. Ne seguì un lungo e partecipato iter progettuale ma poi l’istituzione dell’Amp fu sospesa su richiesta dell’amministrazione provinciale di Ascoli che, sulla scia delle proteste dei pescatori di vongole, e nel 2010, inoltrò al Ministero una richiesta di altro tempo per effettuare ulteriori verifiche, mai messe in atto». Ed ecco invece le opportunità che potrebbe offrire quest’area «Sicuramente la valorizzazione del pescato in termini di salubrità e sostenibilità della sua produzione - conclude Rossi - Concetti recepiti della marineria della piccola pesca artigianale, in sofferenza per il calo del pescato a causa dello sfruttamento eccessivo delle risorse marine che, unitamente ai riflessi dei cambiamenti climatici e dell’inquinamento connesso alla forte urbanizzazione costiera, hanno ridotto la capacità di rigenerazione dell’ambiente naturale». 


Il comparto


«Un comparto - chiude Rossi -, quello della piccola pesca artigianale, per il quale a fronte dell’impegno ad una programmazione delle attività di prelievo e alla sperimentazione di attrezzi di pesca più selettivi l’Amp rappresenta una concreta possibilità di rilancio».

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