GROTTAMMARE - La Misericordia di Grottammare da vent’anni a servizio dei cittadini. Domenica scorsa si sono svolti i festeggiamenti della Confraternita che nel tempo ha registrato uno sviluppo costante, non solo nelle risorse umane e negli strumenti di servizio, ma anche nella maturità del gruppo verso la consapevolezza dell’essere volontario pronto ad ascoltare i bisogni degli ultimi.
«Se dovessimo sintetizzare la storia ventennale della Misericordia di Grottammare – commenta il governatore Alessandro Speca - sarebbe questa: da un tavolino con un misuratore di pressione nel 2001 al supporto durante la Sacra Giubilare ed oltre cento iscritti, dai 55 ai 75 volontari operativi nei vari momenti dell’anno, e undici mezzi a disposizione tra cui cinque ambulanze». I festeggiamenti sono iniziati con la celebrazione della santa messa, officiata dal vescovo monsignor Carlo Bresciani presso la chiesa di San Pio V. La giornata è proseguita presso la Sala convegni del palazzo Kursaal dove, dopo la presentazione del ventennale con una sintesi dei numerosi anni di attività e impegno sociale e sanitario della Confraternita grottammarese, il Governatore Speca ha consegnato targhe di riconoscimento al merito alle istituzioni che hanno maggiormente sostenuto la crescita della Misericordia ovvero: al vescovo in rappresentanza della diocesi, al sindaco del Comune di Grottammare Enrico Piergallini, al consigliere nazionale Gualtiero Spessotto in rappresentanza della Confederazione nazionale delle Misericordie d’Italia e a Massimo Rossi sindaco in carica al momento della costituzione dell’associazione.
Non ha potuto prendere parte alla cerimonia, ma riceverà la targa nei prossimi mesi, monsignor Gervasio Gestori, vescovo durante la costituzione della Confraternita e attuale Correttore e Assistente spirituale della Misericordia. Successivamente sono state consegnate delle Benemerenze, rilasciate dalla Confederazione nazionale delle Misericordie d’Italia, ai volontari della Confraternita di Grottammare attivamente impegnati nel periodo emergenziale del Covid-19.
Il tradizionale corteo in fila indiana delle ambulanze e automezzi delle associazioni partecipanti si è tenuto intorno alle ore 13 per un saluto alla città; in questa occasione non sono state azionate le sirene per una forma di rispetto verso le vittime della pandemia.