Maria ha già soccorso quindici famiglie. Ecco la russa che corre in aiuto alle mamme ucraine

Maria Shipunova, una mamma che corre in aiuto alle mamme
Maria Shipunova, una mamma che corre in aiuto alle mamme
di Stefania Serino
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Mercoledì 27 Aprile 2022, 10:00

GROTTAMMARE - «Quando piange un bambino ti si stringe il cuore, io sono solo una mamma che non vuol veder soffrire altre mamme con i loro bambini». Maria Shipunova, grottammarese di origini russe ha già aiutato quindici famiglie ucraine scappate dalla guerra. Un esempio di accoglienza che va oltre ogni barriera ma soprattutto un messaggio di pace che arriva dalla Riviera. 

 

La stessa storia famigliare di Maria racconta di due comunità, quella ucraina e l’altra russa, che convivono da moltissimo tempo: «Mio fratello è sposato da trentacinque anni con una donna ucraina, ho nipoti metà ucraini e metà russi, noi siamo legati e dopo tutto questo tempo, non vediamo differenze, siamo un’unica famiglia» Sul fronte di guerra però la realtà è ben altra. I nipoti di Maria, per il solo fatto di avere origini differenti, si ritrovano a combattere contro i propri stessi parenti: «Uno dei miei nipoti arruolati - racconta - mi ha detto che l’unica consolazione è di poter rivedere la nonna dopo due anni di pandemia. Noi non vogliamo la guerra e non vogliamo combattere gli uni contro gli altri». 

Finora sono quindici le famiglie che sono state aiutate, tramite Maria, nel regolarizzare i permessi , trovare un alloggio e ottenere assistenza sanitaria: «C’è una mamma - spiega Maria - che ha un figlio cieco sottoposto più di un anno fa ad un intervento chirurgico, poi bisogna fare i conti con i danni psicologici subiti dai bambini, anche adolescenti.

Eravamo a pranzo - racconta - quando ad un certo punto mi è caduta una forchetta, e un bambino si è fatto la pipì addosso per la paura» Da un anno circa la signora Shipunova impartisce lezioni di russo, con due amiche ha creato un’associazione culturale che organizza eventi per i bambini, insegnando loro, attraverso il teatro, la danza e il gioco le proprie radici.

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