Grottammare, nuova vita per la villa: dalla mafia agli alloggi popolari

La villa sequestrata alla mafia
La villa sequestrata alla mafia
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Sabato 19 Ottobre 2019, 03:35
GROTTAMMARE - La villa in zona San Francesco, sequestrata alla criminalità organizzata diversi anni fa, verrà trasformata in alloggi di edilizia pubblica. In tutto saranno 4 gli appartamenti che si riusciranno a ricavare dall’immobile. Con una nota dello scorso 10 ottobre, l’ente regionale per l’Abitazione pubblica ha accolto la proposta dell’amministrazione comunale, inserendo l’immobile nella propria programmazione istituzionale per un importo di completamento stimato in 350 mila euro.
 L’immobile è costituito da un edificio su tre livelli, allo stato grezzo, di circa 1000 mq di superficie. Si trova in posizione panoramica, in una zona periferica ma non isolata, vicina alla statale adriatica, tra il Centro e il quartiere Ascolani. Rappresenterebbe il primo immobile Erap nella zona Sud del territorio grottammarese.
Nel 2015 l’agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata propose al Comune di Grottammare di acquisire la villa in questione tra i propri beni destinandola ad un uso sociale, quindi per uno scopo utile alla comunità. L’assegnazione avvenne con decreto il successivo marzo 2016, seguita in aprile dalla presa in consegna del bene. In un primo momento, si pensava a una destinazione diversa, ovvero come scritto sopra, il Comune desiderava utilizzarla nel sociale, ad esempio come locali del terzo settore, ma più di una volta il bando per l’affidamento dello spazio andò deserto. Per non perdere la disponibilità del bene, l’amministrazione ha dunque tentato la strada dell’Erap, raggiungendo l’accordo perché finalmente dopo anni che la villa è in stato di abbandono partiranno i lavori per trasformarla in alloggi di edilizia pubblica. 
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