GROTTAMMARE - La scuola media Leopardi si rinnova. Un progetto ambizioso del valore di 3milioni e 600mila euro che trasformerà l’edificio di via Toscanini in una struttura in grado di rispondere alle nuove esigenze.
«Un progetto di messa a norma e ampliamento, approvato qualche giorno fa – spiega il sindaco Enrico Piergallini – che punta l’attenzione sulla scuola di via Toscanini. Un’opera per la quale intercetteremo fondi, a breve termine, tramite graduatoria regionale e poi tramite Pnrr. Le scuole cittadine, dunque, sono al centro della richiesta di queste risorse». Un progetto modulare a medio periodo di rifacimento complessivo della scuola, il primo stralcio potrà essere messo in campo al più presto.
«Un progetto articolato in tre stralci funzionali – precisa Liliana Ruffini responsabile Lavori pubblici - ovvero che possono essere realizzati autonomamente l’uno dall’altro: il primo riguarda la messa a norma sisma, con un valore di 1milione e 400mila euro compatibile con la richiesta di finanziamento fatta alla Regione Marche sulle graduatorie per l’edilizia scolastica.
Nel dettaglio sono progettati interventi di adeguamento sismico, adeguamento funzionale e impiantistico, ampliamento degli spazi didattici ed efficientamento energetico. In particolare l’ingresso centrale viene ampliato, creando un atrio che collega in linea retta i due accessi frontali. La distribuzione verticale è affidata alle due nuove scale interne fronteggianti; quella a sinistra dell’ingresso principale è ricavata dal vano murario esistente mentre quella a destra è ricavata da una ampliamento volumetrico. Attualmente l’edificio scolastico accoglie quattro sezioni di scuola media, per un totale di 12 classi. Si tratta di un’opera importante che si aggiunge a quella che sta interessando l’edificio della scuola Speranza, ormai in via di conclusione.
«La realizzazione di queste opere – afferma la consigliera alle politiche scolastiche Cristina Baldoni - rende concreta la sfida grande della politica: liberare energie e promuovere opportunità, attivare processi di crescita, investire nelle nuove generazioni e restituire ai giovani il gusto del futuro. Se ci proiettiamo in questo miglioramento, non possiamo non pensare alle future generazioni, all’eredità che stiamo approntando, alla possibilità di colmare il vuoto che la pandemia sta lasciando. Ringrazio coloro che si sono spesi ».