Grottammare, la balconata sul mare salvata dall’erosione marina: lavori al via per la nuova scogliera

La balconata sul mare salvata dall’erosione marina, iniziate le opere di tutela. I lavori alla foce del Tesino
La balconata sul mare salvata dall’erosione marina, iniziate le opere di tutela. I lavori alla foce del Tesino
di Luigina Pezzoli
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Martedì 7 Marzo 2023, 04:20 - Ultimo aggiornamento: 15:12

GROTTAMMARE Stop all’erosione della Terrazza sul mare. E’ partito in questi giorni il cantiere della realizzazione di una nuova scogliera a protezione della suggestiva area verde immediatamente a nord della foce del torrente Tesino.
Le maestranze della ditta pugliese F.lli Di Carlo srl, affidataria dei lavori, hanno iniziato ad allestire l’area di cantiere sulla terraferma, depositando il materiale della nuova barriera frangiflutti, che allungherà di oltre 80 metri verso sud l’attuale linea di protezione. 

«Andiamo finalmente a risolvere un problema annoso che attendevamo da diverso tempo. La zona è molto frequentata in tutte le stagioni dell’anno e in periodi di mareggiate abbiamo spesso dovuto interdire alcuni tratti per ragioni di sicurezza» afferma l’assessore ai Lavori pubblici, Manolo Olivieri.

L’opera, infatti, va a completare le misure antierosione esistenti in quel tratto di costa, da anni soggetto a violente mareggiate e smottamenti di terreno che rischiavano di cambiare l’aspetto morfologico del luogo, molto frequentato e apprezzato da turisti e residenti amanti del verde e delle attrezzature sportive presenti sulla Terrazza sul mare.

Le scogliere esistenti

Solo negli ultimi anni, per la manutenzione delle scogliere esistenti e il rifacimento della scarpata di sabbia che sostiene l’area verde sono stati spesi oltre 300 mila euro di fondi regionali. La barriera in corso di realizzazione avrà un’altezza complessiva di 5,65 ml, di cui 4,15 sommersi, per una lunghezza di 85 metri. Il progetto era da tempo inserito nel Piano di gestione delle Zone costiere delle Marche ma non aveva mai ottenuto il riconoscimento finanziario. I costi dell’investimento (330 mila euro) sono coperti per 231mila euro con fondi regionali e per 99mila comunali.

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