La villa sottratta alla mafia concorre ai fondi europei: ecco come verranno creati nuovi alloggi popolari

La villa sequestrata
La villa sequestrata
di Luigina Pezzoli
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Domenica 7 Novembre 2021, 07:50

GROTTAMMARE - Emergenza abitativa, a Grottammare sono previsti importanti finanziamenti. La città, infatti, ha tutte le carte in regola per ricevere i benefici del Piano nazionale di ripresa e resilienza, relativamente alle politiche sociali in ambito di emergenza abitativa. A renderlo noto è il presidente dell’Ente regionale per l’abitazione pubblica Massimiliano Bianchini, a margine dell’incontro avvenuto giovedì scorso a Palazzo Ravenna con il sindaco Enrico Piergallini.


«L’iter seguito dal Comune di Grottammare è corretto – dichiara il presidente dell’Erap Marche, Bianchini – L’amministrazione grottammarese è stata rapida e veloce nel predisporre tutti gli atti necessari. Certamente, farà parte delle progettazioni da finanziare che invieremo per la Regione Marche». In particolare il Pnrr è un documento presentato dall’Italia all’Unione Europea in cui sono indicati i programmi che si intendono sviluppare con l’uso delle risorse del programma europeo “Next Generation”.

La visita del presidente Bianchini, dunque, rientra in un progetto di sensibilizzazione delle amministrazioni locali sui temi delle politiche abitative e sulle opportunità di investimento contenute nel Pnrr, che assegna alle Marche 62 milioni di euro da utilizzare per interventi sull’abitazione pubblica.

Un tema che non ha trovato impreparato il Comune di Grottammare, dove tutto è pronto per il recupero edilizio degli immobili confiscati alla criminalità organizzata e destinati a scopi sociali. Più precisamente la candidatura riguarda l’immobile allo stato grezzo di circa 1000 metri quadrati in contrada San Francesco, per il quale il Comune ha stretto una convenzione con l’Erap volta alla riqualificazione edilizia finalizzata alla realizzazione di quattro appartamenti. Inizialmente era destinata al terzo settore, ma dopo due bandi di assegnazione andati deserti e una nuova legge, il Comune ha tentato la strada dell’Erap. L’iter si è concluso nell’ottobre 2020, a 4 anni dalla concessione al Comune del bene da parte dell’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata. 


L’edificio è in posizione panoramica, periferica ma non isolata vicina alla Statale Adriatica, tra il centro e il quartiere Ascolani. E rappresenterebbe il primo immobile Erap nella zona sud di Grottammare.

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