GROTTAMMARE - Il legame profondo con i suoi luoghi di origine, con la sua regione, affinché le stesse scelte compiute durante il pontificato possano essere illuminate per far emergere la vicenda umana dietro le decisioni assunte come Capo di Stato. L’attualità e l’esemplarità dell’uomo Felice Peretti sono gli elementi che caratterizzeranno gli eventi dell’anno 2021, dedicato dalla Regione Marche a Papa Sisto V, nominato terzo testimonial dopo Leopardi e Raffaello.
Il Comitato promotore, guidato dal vescovo della diocesi di San Benedetto, Carlo Bresciani, aveva stabilito che i festeggiamenti dovessero iniziare, a Santa Maria Maggiore, a Roma, dove è sepolto l’illustre figlio di Grottammare proveniente da una famiglia di Montalto, il 13 dicembre appena trascorso, perché Felice Peretti nacque proprio nel giorno di Santa Lucia tanto da aver donato la propria casa per la costruzione della chiesetta di Santa Lucia al Paese Alto. Una grande celebrazione con tre vescovi, rappresentanti delle istituzioni e del Vaticano che purtroppo, però, è saltata a causa delle restrizioni imposte dal Covid. Ma nel 2021 saranno molte le iniziative già programmate. L’attivazione di una campagna di comunicazione coordinata che comprenda, oltre al logo, un sito dedicato e pagine sui social media. Ancora l’emissione di un francobollo commemorativo e la pubblicazione di un fumetto originale sulla vita di Felice Peretti che sarà realizzato da Angelo Maria Ricci “papà” di Diabolik e grottammarese di adozione.
Ci sarà la pubblicazione di un quaderno divulgativo dedicato agli studenti delle scuole primarie e secondarie sulla figura del Papa marchigiano attraverso il coinvolgimento delle istituzioni scolastiche con bandi di concorso per borse di studio ma saranno prodotti pure video-documentari dedicati ai luoghi e alle vicende di Papa Sisto V e di un’agenda.
Il Comitato locale, in questo caso, si è potuto avvalere della passione e della competenza del gruppo di lavoro composto dalle dottoresse Benedetta Montevecchi (storica dell’arte, già funzionario della Soprintendenza ai Beni artistici e storici delle Marche – Urbino) e Paola di Girolami (direttrice dei Musei Sistini del Piceno). A partire dal materiale già presente, ricco e storicamente prestigioso soprattutto nelle sedi dei Musei Sistini di Grottammare e Montalto, il gruppo di lavoro ha focalizzato la ricerca sull’origine del gusto artistico del pontefice, attraverso il collezionismo e il mecenatismo precedente e contemporaneo al suo pontificato. Tra le opere di maggior richiamo, per le quali sono già stati stabiliti i primi contatti per la verifica della disponibilità ad un eventuale prestito, si ricorda La zingara che predice a Felice Peretti il pontificato attribuito a Tommaso De Vivo (esposto attualmente alla Reggia di Caserta) e il Ritratto di Sisto V attribuito a Filippo Bellini (presente nel Castello di Poe in Francia).