Sindaci compatti: «No al biodigestore». Pronti per affidarsi un legale per bloccare l’iter dell'impianto

Un impianto gemello di quello che si vuole realizzare a Force
Un impianto gemello di quello che si vuole realizzare a Force
di Francesco Massi
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Venerdì 12 Febbraio 2021, 07:35

ORTEZZANO - Un blocco unico con la massima unità d’intenti per respingere la costruzione del biodigestore sulla Valdaso nel Comune di Force. È il primo aspetto emerso dalla riunione di tutti i sindaci dei Comuni della Vallata dell’Aso, sia del versante Ascolano che di quello Fermano, tenutosi ad Ortezzano su organizzazione della sindaca Giusy Scendoni.

Erano venti i primi cittadini presenti, che hanno ribadito il no irremovibile alla realizzazione dell’impianto per la produzione di biometano derivante dalla lavorazione di rifiuti organici. 

La strategia
Un incontro servito a delineare le azioni e gli step da mettere in campo per fermare e far annullare l’iter autorizzativo in corso. Quindi è stato deciso di dare l’incarico ad un legale al fine di produrre un’istanza nei confronti della Provincia di Ascoli, non solo con diffida dal portare avanti il processo autorizzativo, ma per annullare completamente lo stesso dall’inizio, in quanto, secondo i sindaci, presenta delle gravi carenze. «In primis, il fatto di non aver coinvolto i Comuni interessati – dicono i sindaci - poi quando è partito il procedimento doveva comparire la comunicazione negli albi pretori dei singoli Comuni coinvolti e ciò non è stato fatto. Alla conferenza dei servizi dovevano essere invitati gli stessi Comuni interessati, in particolare quelli dove sono stati previsti dei ricettori per monitorare l’inquinamento, quello di Montelparo. Anche se sono stati acquisiti dei pareri è la procedura di fondo che presenta delle falle notevoli. Quindi occorre annullarla e rifare tutto daccapo». I primi cittadini sono determinati. «Se la Provincia di Ascoli non accoglierà le nostre richieste e comunque vorrà andare avanti nella procedura saremo costretti a fare ricorso al Tar ed a mettere in campo altre iniziative». 


Le autorizzazioni
È da ricordare che le autorizzazioni fondamentali, con le acquisizioni dei pareri della Regione, sono in capo alla stessa Provincia di Ascoli. «Registriamo come questo ente, che è quello maggiormente coinvolto in questa vicenda – dice la sindaca di Ortezzano Giusy Scendoni – sia in pratica il grande assente.

Tutti, dalla politica agli amministratori pubblici, dalle associazioni ai cittadini, dalle aziende del territorio ai rappresentanti di categoria, sono intervenuti pubblicamente, ma dalla provincia di Ascoli arriva solo un silenzio imbarazzante. Non si è presentata nemmeno alla riunione presso la Provincia di Fermo con tutti i sindaci del Fermano alla quale era stata invitata». Intanto è stato redatto un documento sottoscritto da tutti i primi cittadini inviato alla provincia di Ascoli, per conoscenza a quella di Fermo e alla Regione nel quale si manifesta la totale contrarietà all’insediamento nella Vallata dell’Aso dell’impianto. Presente all’incontro di Ortezzano, oltre al presidente dell’Ecomuseo della Valdaso Ercole D’Ercoli, anche l’associazione “Tutela e valorizzazione della Valdaso”, guidato dal neo presidente Luigino Sciamanna e dal vice Umberto Vespasiani, che sta portando avanti una raccolta firme dei cittadini di tutta la Vallata per una petizione contro il biodigestore.

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