FOLIGNANO - Si chiama Gian Pietro, ha 9 anni e frequenta la scuola di Piane di Morro. Per un disguido del servizio del trasporto scolastico, Gian Pietro non poteva usufruire dello scuolabus. Oggi per fortuna il problema è rientrato, ma in questa settimana è stato proprio il primo cittadino di Folignano, Matteo Terrani, a riprendere il bambino ed accompagnarlo al doposcuola.
«È stata una cosa stupenda.
D’altra parte è un cane che si morde la coda: non ci sarebbero “classi pollaio” se ci fosse maggiore personale per garantire didattica e assistenza. «Ci saranno classi anche con 32 alunni in alcuni istituti superiori di Ascoli, chiusi in spazi di appena 70 metri quadrati. Non è ammissibile», aveva aggiunto Giuseppe Pacetti, ex dirigente Uil. Nel frattempo però arriva un po’ d’ossigeno grazie alle prime risorse per gli istituti scolastici: cambiata la procedura per quanto riguarda l’organico aggiuntivo Covid, i dirigenti stavolta hanno avuto l’onere di compilare le domande su una piattaforma in base a nuovi criteri. Quest’anno non è prevista la possibilità di “sdoppiamento” delle classi per ottenere gruppi gestibili in modo da garantire il distanziamento.
Dall’ufficio scolastico regionale ecco il sostegno agli istituti scolastici con almeno cinque classi con un numero maggiore di 26 studenti. Nel capoluogo sono interessati il liceo classico Stabili Trebbiani (9 classi), il liceo scientifico Orsini (16). Per gli istituti superiori coinvolti anche il Capriotti (8) e il Rosetti (12) di San Benedetto, oltre al Fazzini di Grottammare (11). Nella provincia ascolana invece il cerchio si allarga con le primarie: Isc Monteprandone (5), Isc centro (7) e sud di San Benedetto (5), Acquaviva (5). E infine le secondarie di primo grado: Isc centro San Benedetto (12), Grottammare (15), Acquaviva (5).