Ladri rubano il rame dai pannelli solari. Danni all'impianto per migliaia di euro

Un impianto fotovoltaico
Un impianto fotovoltaico
di Luigi Miozzi
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Domenica 8 Gennaio 2023, 03:20

FOLIGNANO - Per tutti, la notte della Befana è quella in cui si attende l’arrivo di doni. Ma c’è qualcuno che, al risveglio, nella calza, invece di trovare i dolcetti o al limnite il carbone, ha trovato una brutta sorpresa e danni per decine di migliaia di euro. È il caso di un professionista che la mattina del 6 gennaio è stato avvertito che i ladri erano entrati in azione a Piane di Morro derubando e danneggiando l’impianto fotovoltaico di sua proprietà. 

 

Su quanto accaduto stanno ora indagando i carabinieri ma, dalle modalità con cui è stato messo a segno il colpo, a operare è stata una banda specializzata che è riuscita ad eludere i sistemi di sicurezza. Da una prima ricostruzione, in piena notte, nelle prime ore di venerdì, i malfattori sono entrati in azione sul terreno dove è stato realizzato un impianto fotovoltaico con l’installazione di numerosi pannelli solari. Obiettivo dei ladri, arraffare il rame contenuto nei cavi. Un colpo preparato nei minimi particolari tanto da riuscire ad eludere i sistemi di sicurezza. Lungo il perimetro dell’impianto è montato, infatti, un sistema di videosorveglianza con l’allarme collegato ad un istituto di vigilanza. Ma la banda, che probabilmente aveva studiato le modalità con cui agire, è riuscita a disattivare le telecamere dopo aver individuato un pozzetto di derivazione, staccando il collegamento. Inoltre, sono riusciti a mettere fuori uso il sistema d’allarme in maniera tale da evitare che venisse lanciato la richiesta di intervento all’istituto di vigilanza. 

A quel punto, i ladri hanno potuto agire indisturbati: hanno tranciato i fili, sfilato il rame e arraffato tutto quello che si poteva rubare. E per farlo hanno provocato molti danni, quantificati in qualche decina di migliaia di euro. Su quanto accaduto indagano i carabinieri per cercare di individuare gli autori del colpo. Un aiuto in tal senso potrebbe arrivare anche dalle immagini degli impianti di videosorveglianza installati nelle abitazioni nelle vicinanze del terreno e che ora vengono passate al setaccio dagli investigatori.
 

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